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Repubblica e Via Arnoldi: Pecunia non olet

Il quotidiano di Carlo De Benedetti  fino a ieri era megafono dei comitati oggi prende la pubblicità dei costruttori

In Via Arnoldi sotto la bellissima collina di Bellosguardo in questi anni si è battuta una guerra tra cemento e ricorsi. Da un lato la Giudici Costruzioni e il progettista dell’intervento (Riccardo Bartoloni… quello della Quadra per intendersi), dall’altro i comitati dei cittadini e Italia Nostra che denunciavano irregolarità, abusi e violazioni.
In questi anni il Tar ha dato ragione ai secondi, il Consiglio di Stato ai primi. Ma la disfida legale è ancora aperta su altri fronti (per esempio è decaduta l’autorizzazione paesaggistica, che non è rinnovabile) e i cittadini in protesta fino ad oggi hanno sempre potuto ottenere un forte e giusto megafono per le loro denunce su il quotidiano locale La Repubblica.

Vi riporto alcune righe uscite, ad esempio, il 09/05/2010 su Repubblica Firenze:

Quei terreni di via Arnoldi, classificati come area agricola ad alto valore ambientale e inseriti nel perimetro del parco storico delle colline e delle aree fragili, erano stati riperimetrati, riclassificati come «sottozona edificata di integrazione» e dichiarati edificabili nel 2005 nell´ambito del programma «Ventimila alloggi in affitto». Il Comune autorizzò la costruzione di tre edifici collegati, per un totale di 53 appartamenti. Gli abitanti di via Arnoldi e via di Soffiano si opposero con decisione. Il 27 novembre 2006 il Tar dette loro ragione, sostenendo che anche le aree agricole lambite dalla città sono un valore da tutelare e valorizzare. Variante e concessioni edilizie furono annullate. Ma il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza, rilevando che i terreni sono inglobati su tre lati in una zona fortemente urbanizzata e che il Comune si era comunque preoccupato di mantenere un´ampia porzione di verde pubblico.
La sentenza è arrivata il 27 ottobre 2009, pochi giorni prima che l´inchiesta sulla società di progettazione Quadra coinvolgesse il progettista Riccardo Bartoloni e il costruttore Lorenzo Giudici. Passata la tempesta, l´impresa ha riaperto il cantiere. I cittadini si rivolgono al sindaco Matteo Renzi. Gli ricordano che ha promesso «non un metro quadrato di cemento in più» e gli chiedono come possa permettere «che i propri uffici “competenti” autorizzino questo ennesimo scempio».
La cronaca fiorentina di Repubblica è sempre stata sensibile alle grida dei cittadini contro la cementificazione, io stesso ne sono stato testimone quando da consigliere comunale presentavo atti contro la Quadra S.r.l.. Ultimamente avevo notato una linea editoriale più soft, diciamo meno appassionata nel denunciare gli scandali dei governanti locali e più concentrata su altro (?).
Oggi a pagina II della cronaca ho avuto una risposta. Nella seconda metà della pagina campeggia con tanto di foto e spiegazioni la pubblicità per la vendita degli appartamenti proprio all’interno di quell’intervento con ovviamente ben altre parole “Soffiano, nella splendida cornice della collina di Bellosguardo a 10 minuti dal centro storico”…
La crisi c’è per tutti e quindi al democraticisssimo quotidiano avranno pensato esattamente come Vespasiano quando introdusse la centesima venalium, (la tassa sull’urina nelle latrine private) : “Pecunia non olet”. 

Nel frattempo vedremo se e quando apparirà il prossimo articolo di Repubblica contro la cementificazione nelle zone pregiate, a me comunque quella pagina un odore sgradevole lo lascia.