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QUADRA, IMMOBILI ASL e MARRONI: INCHIESTA REGIONALE IN COMMISSIONE

“Un’inchiesta in Commissione regionale sanità sulle acquisizioni immobiliari delle ASL è necessaria e irrimandabile. Dopo il Comune di Firenze anche la Regione provi a fare chiarezza. Alle spalle della salute dei cittadini e con i fondi pubblici sono stati acquisiti dalla Azienda Sanitaria di Firenze immobili senza bando, con modalità discutibili, senza trasparenza e in alcuni casi tramite documenti ufficiali pubblici con palesi falsità” Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia insieme a Marina Staccioli, Paolo Marcheschi e al consigliere comunale Francesco Torselli con una conferenza stampa hanno attaccato frontalmente le scelte di Marroni prima direttore ASL e oggi assessore Regionale, ripercorrendo le operazioni immobiliari dell’Azienda sanitaria fiorentina dal 2008 ad oggi.

“Queste vicende si intersecano in più casi con la vicenda Quadra che ha visto ieri condannati in primo grado 19 tra dirigenti e politici fiorentini”
“Abbiamo presentato in questi mesi sette interrogazioni senza mai avere risposte soddisfacenti o veritiere.”
La ricostruzione di Fratelli d’Italia è dettagliata e argomentata nelle sette interrogazioni

Il 23 maggio 2008 l’immobile in Via Ponte di Mezzo 27 viene comprata da Alfa Immobiliare di Francesco Bini, Condannato ieri Condannato ieri a 3 anni e 6 mesi, 5 anni di interdizione e alla preclusione per 2 anni di non trattativa con Pubblica Amministrazione.
L’11 novembre 2008 senza bando l’Azienda provvede all’acquisizione di immobili per l’esercizio di professione intramuraria, ambulatori, senza bando. Gli immobili scelti tra gli altri sono a Calenzano in Via Salvanti e a Firenze in Via Garbasso. Il Progettista di Via Salvanti risulta Marco Hanaman proprietario anche della DSH Costruzioni e il proprietario invece la Echo S.r.l di Hanaman Lorenzo.

Il 17 febbraio del 2009 Marroni in qualità di direttore dell’ASL firma l’immediata utilizzabilità degli immobili, ma a Scandicci ancora non hanno iniziato nemmeno a costruire e in Via Garbasso i lavori non sono ultimati e in entrambi i casi la destinazione d’uso prevista dai piani urbanistici non è sanitaria.

Oggi in Via Garbasso non ci sono nemmeno gli ambulatori ma “Casa IRIS” una residenza terapeutica x pazienti psichiatrici.  Il 30 Settembre l’assessore Meucci ha dichiarato in risposta ad una interrogazione presentata da TORSELLI che per l’urbanistica fiorentina in Via Garbasso è presente una residenza monofamiliare. Tra l’altro ci preme ricordare che accanto, 200 metri, c’è la ex-BICE CAMMEO di proprietà dell’ASL e non utilizzata perchè occupata dal Movimento di Lotta per la Casa

Nel settembre 2009 a margine dell’acquisto finale di Via Salvati e Via Garbasso l’ASL ha formalizzato una scrittura privata per il subentro nel contratto tra parte venditrice e NEW ABITARE S.R.L. per i lavori di adeguamento

 Il 30 novembre 2009 l’Azienda indice selezione per individuare nuova allocazione ai Girasoli chiedendo 15 appartamenti.
Trattative si tengono il 21dicembre 2009 le offerte devono essere presentate entro il 18-12 (ore 12) . Il 23 dicembre viste le due offerte valide pervenute 

1) DSH (5.500) 2) New Abitare Via Ponte di Mezzo (3.850+350.000) l’Azienda accetta proposta di Via Ponte di Mezzo 27 e il 19-01-2010 ne riconosce idoneità funzionale e accetta offerta New Abitare. Ma da visura catastale è possibile verificare che New Abitare acquista da Alfa Immobiliare a 1.350.000 euro l’immobile venduto alla ASL solo il 20 gennaio 2010.

Il 18 marzo 2010 Depositata variante da New Abitare con progettista Bordignon

Responsabile del procedimento di Via Ponte di Mezzo in Comune è per buona parte del procedimento Bruno Ciolli (condannato a 5 anni – Interdizione perpetua- 2 anni nessun rapporto con la PA).La Figlia di Brno Ciolli – Monica Ciolli è socia di Francesco Bini della New Abitare.

 31 dicembre 2012 si sposta i GIRASOLI, senza bando, non in Via Ponte di Mezzo come prevedeva la selezione pubblica, ma presso RSD CUPOLINA (118euro) e RSD SUOR AMBROGINA (111euro più iva). Prima 60,70euro al giorno, con disagio per i pazienti e i familiari per inadeguatezza strutture e per divisione dei pazienti.