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Oncologia a Livorno, ispezione in difesa della ricerca

Incredibile che l’apparato burocratico della sanità toscana blocchi la sperimentazione oncologica a Livorno. Giovedì, insieme ai colleghi del gruppo Paolo Marcheschi, Marina Staccioli e alla portavoce del movimento su Livorno Marcella Amadio, andremo personalmente a verificare sul campo cosa sta accadendo e chiederemo presto anche spiegazioni a Rossi e Marroni.

La sperimentazione non ha alcun costo per la sanità toscana, anzi grazie al contributo delle aziende farmaceutiche interessate possono arrivare importanti risorse economiche aggiuntive per gestire gli ospedali coinvolti. Nel caso specifico, ad esempio, se verrà confermata questa linea del direttore sanitario potrebbero essere persi sette posti di lavoro tra medici, infermieri, biologi e data manager.
Chiederemo di visitare il dipartimento oncologico e di incontrare sia il direttore sanitario che il direttore del dipartimento stesso. Al termine della visita e dei colloqui i consiglieri regionali incontreremo la stampa per comunicare le azioni istituzionali conseguenti.
E’ inaccettabile che diatribe burocratiche interne alla struttura sanitaria ricadano sulle pelle dei malati di tumore.