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Tramvia, intervenga l’anticorruzione

Se Mazzi ha operato a Firenze per i 92 milioni di lavori della Tramvia come viene ipotizzato che abbia operato per il Mose a Venezia, sostituirlo oggi dal vertice della Fincosit non risolve niente. E’ chiudere la stalla a buoi scappati. E’ necessario che intervenga l’Anticorruzione con controlli dettagliati valutando anche l’ipotesi di commissariare l’appalto.

Per questo insieme a Paolo Marchecshi e Marina Staccioli ho presentato una mozione urgente in cui si chiede l’intervento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone per “Sollecitare controlli dettagliati sugli appalti e sui lavori per la realizzazione della tramvia nell’area metropolitana fiorentina non escludendo l’ipotesi di commissariamento dell’appalto.”
La società di Mazzi costruisce e gestirà la linea 2 della Tramvia di Firenze e lui è stato arrestato per le tangenti del Mose di Venezia. Fare finta di niente sarebbe da irresponsabili.
La legge Severino prevede che chi è coinvolto in episodi di corruzione possa perdere l’appalto. Non capisco perchè escluderlo a priori con tanta solerzia per la Tramvia di Firenze. Siamo certi che Cantone valuterà il caso con dovizia e scrupolo senza farsi influenzare dal dettaglio che è stato nominato in quel ruolo da Matteo Renzi, Sindaco di Firenze nel momento in cui Mazzi si è inserito nell’appalto dei lavori della Tramvia sbloccandone i lavori.