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Violentata su un treno, ci vuole la castrazione fisica e l’espulsione per il responsabile

Una ragazza è stata stuprata su un treno pendolari tra Pisa e Livorno da un vu’ cumprà regolare, alla faccia di tante inutili distinzioni.
Ci vuole l’espulsione immediata dall’Italia con il divieto di rientro a vita nel nostro Paese e la castrazione fisica, quella chimica è troppo poco per questi soggetti, perché è solo temporanea e costerebbe troppo allo Stato.

Siamo certi che, mentre le forze dell’ordine staranno ancora finendo di compilare i verbali, l’uomo sarà già libero di stuprare ancora altre ragazze italiane.
Invece dei tagli alla Polfer servono subito rinforzi di personale in divisa sui treni.
Se questo Paese continuerà ad essere governato dalle decisioni di Renzi e Alfano finirà presto allo sfascio totale!