Lavorano insieme per la realizzazione degli outlet in varie città e sono legati da una serie di scatole cinesi e società. Amministratrice di una società è, tra l’altro, Laura Bovoli, madre di Matteo Renzi.
E in tutto questo è gravissimo che i genitori del premier abbiano volontariamente omesso di citare le loro reali cariche societarie nella dichiarazione che devono alla Presidenza del Consiglio. In un paese normale un premier normale si sarebbe già dovuto dimettere.
Il fatto è clamoroso, anche alla luce dei recenti interventi del governo sulle banche.
Il padre del premier fa tutt’oggi affari con uno dei personaggi più potenti di Banca Etruria, e la figlia di un altro dirigente è ministro del governo: un gigante conflitto d’interessi sul quale il governo deve rispondere urgentemente e la magistratura indagare.
Dai debiti di famiglia pagati con i soldi pubblici, all’assunzione ad hoc per garantire a Matteo la pensione con i soldi pubblici, la famiglia Renzi ci ha abituati ad abusi ignobili, tutto questo mentre i risparmiatori truffati sono disperati: siamo di fronte ad una emergenza democratica non più accettabile.