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Anarchici contro i carabinieri: mozione per chiedere la chiusura del circolo Il Melograno

 Il 20 aprile scorso un gruppo di anarchici ha lanciato 4 molotov contro la Caserma dei Carabinieri di Rovezzano. Mi sono subito recato dai Carabinieri di Rovezzano a mostrare la mia solidarietà e vicinanza.

Lanciare molotov alla cieca nei confronti di una caserma è un atto gravissimo e inqualificabile: chi l’ha compiuto va perseguito come i terroristi e i mafiosi, applicando l’articolo 41 bis. E’ urgente intervenire al più presto chiudendo tutte le strutture dove questi personaggi fanno proselitismo contro lo Stato, come i centri sociali che in passato hanno dato ospitalità ai brigatisti, le stanze occupate negli atenei e i tanti edifici occupati sparsi per il territorio.

Per troppo tempo si è consentito a centinaia di soggetti di vivere e agire nell’illegalità se vogliamo uno Stato libero, democratico e sicuro non possiamo più permettere di tollerare fatti del genere. 
oggi ho presentato in Consiglio una mozione per chiedere che la Regione interrompa qualsiasi tipo di contributo e collaborazione con il circolo Melograno, dal quale sono partiti gli anarchici la notte degli agguati contro i carabinieri.
Vantano di essere un circolo culturale, ma tutti i mercoledì nera in quell’associazione si ritrovano estremisti e anarchici di tutta italia. E’ folle che la Regione contribuisca a realizzare ritrovi
anarchici che hanno come hobby di tirare molotov alle caserme.
La mia mozione non è stata approvata, il Pd è per la legge e l’ordine solo a chiacchiere.
Il cittadini che ha sempre pagato le tasse e non tira
molotov ai carabinieri è abbandonato, l’anarchico e il delinquente, invece, hanno la solidarietà della sinistra.

DI SEGUITO IL TESTO DELLA MIA MOZIONE:

OGGETTO: interruzione contributi associazione Il Melograno

Il Consiglio Regionale

Ricordato :

– che l’associazione “Il Melograno”, dal 2006, ha sede nello in via Aretina 513, Firenze;

– che nel 2009 il Comune ha concesso per sette anni all’associazione un comodato gratuito a tre condizioni: creare una casa famiglia, realizzare attività culturali e ricreative per bimbi e famiglie e ristrutturare a proprie spese l’edificio diroccato;

– che nel 2011 la direzione Patrimonio del Comune, dopo un controllo, ha rilevato piccoli abusi edilizi e non è stato ritenuto sufficiente il progetto della casa famiglia. Il Comune ha quindi ordinato lo sfratto, ma il Melograno ha presentato ricorso al Tar;

– nel 2012 l’associazione ha partecipato a un bando della Regione Toscana ed ha ottenuto di rientrare in un piano per l’autoformazione professionale e per la ristrutturazione dell’edificio (Delibera R.T. n. 632 del 29/07/2013 ed allegato C) con un finanziamento di 120mila euro;

– che il Comune, in attesa della sentenza del Tar, non ha dato l’autorizzazione ai lavori.

Visto:

– che, come si evince dal sito dell’associazione il progetto risulta essere il seguente “il nostro progetto è un luogo di coesistenza ed espressioni umane quali attività nel sociale, culturale, artistico. Stiamo costruendo un laboratorio sociale tra persone diverse per estrazione culturale, sociale, età, sesso. Il nostro spazio è attrezzato per svolgere tali attività, aperto ad un confronto quotidiano con bisogni semplici ed essenziali con volontà, attenzione e disponibilità per promuovere stimoli e sviluppare relazioni”.

Considerato:

– che tutti i mercoledì sera presso la sede dell’associazione si tengono cene sociali e concerti, prove aperte della band “i fiati sprecati”, laboratori autogestiti, serate di cinema e dibattiti aperti a tutti;

– che in data 20 aprile u.s. a Firenze, verso mezzanotte, una sessantina di giovani si sono scontrati violentemente con polizia e carabinieri in via Generale dalla Chiesa. Sempre in base alla ricostruzione di polizia e carabinieri, tutto sarebbe iniziato quando i militari hanno controllato un ragazzo che camminava sul margine della strada: all’improvviso, un gruppo di anarchici che stava partecipando a una festa de Il Melograno in via Aretina ha circondato l’auto dei carabinieri cercando di arrivare allo scontro. Tre persone sono state arrestate: un ragazzo di 28 anni di Nuoro, un altro 28enne di Lecce e una ragazza di 25 anni di Genova. Si trovano ora nel carcere di Sollicciano, in attesa di convalida davanti al gip. Per loro le accuse sono di resistenza aggravata, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento;

– che nella stessa notte, all’alba intorno alle cinque, quattro bottiglie molotov sono state lanciate contro la caserma dei carabinieri di Rovezzano. Due degli ordigni sono esplosi, provocando lievi danni alla facciata e bruciando il motore esterno di un condizionatore. Secondo le forze dell’ordine si tratta di un raid anarchico collegato all’episodio accaduto alcune ore prima.

Impegna il Presidente della Giunta regionale

– a interrompere, alla luce dei gravissimi fatti di violenza, ogni collaborazione e ogni contributo concessi all’associazione Il Melograno.

Cons. Giovanni Donzelli