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I NEGAZIONISTI DANNO LEZIONE DI FOIBE IN TOSCANA – Protestano gli esuli –

La Regione Toscana farà raccontare il dramma delle Foibe ai partigiani, anziché alle associazioni degli esuli istriani, fiumani e dalmati, in un progetto pilota che partirà domani. Ecco come Enrico Rossi e la sinistra usano il giorno del ricordo per fomentare l’odio: anziché cogliere l’occasione come reale momento formativo, tenta ancora una volta di sfruttare la situazione per mettere i partigiani contro gli esuli. La Regione rimedi immediatamente a questa inaccettabile scelta, che è una pessima gaffe fatta per compiacere qualche associazione amica.

Si tratta di un progetto pilota che si svolgerà dal 22 al 25 agosto, al quale seguirà un viaggio studio dal 12 al 16 febbraio 2018, che prevede l’intervento dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età contemporanea e che ha suscitato la giusta protesta dell’associazione degli esuli istriani, fiumani e dalmati al Presidente Enrico Rossi.

Organizzare un evento del genere senza coinvolgere in alcun modo le associazioni di riferimento è grottesco, oltre che evidentemente strumentale. Rossi è rimasto al Pci di Togliatti che il 30 aprile 1945 chiese ai triestini di accogliere gli infoibatori titini come liberatori: la sinistra ancora una volta dimostra di non credere nella memoria condivisa e di essere ostaggio degli integralisti dell’antifascismo anche quando l’antifascismo non c’entra nulla. Non c’è da inquadrare storicamente niente, non c’è giustificazione alcuna al dramma delle foibe e dell’esodo. Interpretare in questo modo la mozione presentata da Fratelli d’Italia ed approvata all’unanimità dal Consiglio regionale è provocatorio: la Regione ha il dovere di onorare la memoria delle Foibe, fatto storico che ha provocato l’occultamento di migliaia di cadaveri italiani, militari e civili, trucidati dall’esercito e dai partigiani comunisti. Aprire la porta delle istituzioni a ricordi faziosi e divisivi sul ‘900 è una colpa gravissima: in questo caso far raccontare il dramma delle Foibe agli eredi dei partigiani, coloro che hanno vissuto quella vicenda sul fronte opposto, rappresenta la stessa follia di chi volesse far raccontare l’Olocausto a qualche associazioni di reduci della Repubblica sociale. Il modo in cui è stato concepito questo progetto è una vergogna inaccettabile noi stiamo dalla parte degli esuli ai quali esprimiamo il nostro incondizionato sostegno e la nostra solidarietà.