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PONTEDERA, ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA: ECCO GLI ATTI

Nello scorso autunno numerosi comuni toscani, tra cui Pontedera, approvano regolamenti che prevedono la possibilità per le amministrazioni di non autorizzare l’uso di spazi pubblici per manifestazioni in cui si professino ideologie razziste, onofobe, antidemocratiche. Una sorta di patentino che ha sollevato perplessità circa la sua legittimità costituzionale. Nello specifico, ecco l’articolo del Regolamento di Polizia urbana del Comune di Pontedera approvato il 29 novembre scorso:


Lo stesso Comune mette a disposizione di partiti e movimenti un modulo per la richiesta di spazi. Il primo febbraio scorso il responsabile comunale di Pontedera di Fratelli d’Italia lo compila e lo invia al Comune per richiedere l’autorizzazione per banchini per la durata della campagna elettorale, allegando alla richiesta il seguente modulo:
Il modulo è quello reperibile sul sito del Comune, con una sola modifica: non più solo un riferimento al divieto di ricostituzione del partito fascista o la propaganda di istigazione al razzismo, ma un più ampio rispetto delle leggi nazionali. Tutte. A chi obietta: “Ma perché è stato tolto proprio quel passaggio?” Semplice: usano sempre la scusa del fascismo e del razzismo per tappare la bocca a chi non la pensa come loro.
Per puntualizzare ancor meglio, il responsabile di Fratelli d’Italia allega al modulo un’ulteriore dichiarazione in cui ribadisce il rispetto della Costituzione italiana, in ogni suo articolo, e la sua natura di fonte primaria del Diritto.

Per tutta risposta, il Comune di Pontedera, a firma della segreteria del sindaco, dichiara la richiesta irricevibile, con motivazioni che rasentano il ridicolo, come potete leggere nella lettera che segue.

In pratica, un Comune pretende di porsi al di sopra della Costituzione, impedendo a un movimento politico iscritto al Registro dei partiti depositato in Parlamento (atto che richiede l’adesione ai principi e ai valori della Repubblica) di svolgere propaganda politica, in barba al Diritto. Di fronte a questo attacco alla democrazia, il nostro referente a Pontedera, Matteo Bagnoli,  ha deciso di allestire comunque il banchino. Non soddisfatto dei propri deliri da dittatorello, il Sindaco ha pensato bene di mandare i vigili, come guardie del regime, a multare Fratelli d’Italia colpevole di fare campagna elettorale a tre settimane dal voto.