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LA REGIONE TOSCANA DA’ I SOLDI PER TRANS E GAY


80 mila euro: è la cifra stanziata dalla Regione Toscana per migliorare la qualità di vita di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali e intersessuali. A beneficiarne saranno solo gli enti locali firmatari di un protocollo d’intesa. E’ quanto ha scoperto il Tirreno in un’inchiesta di Ilaria Bonuccelli, che ha scovato una recentissima delibera della giunta regionale (qui il testo).

Queste mancette non servono a combattere le discriminazioni, ma ad “imbonirsi” associazioni e gruppi di pressione da poi utilizzare come arma contro gli avversari politici. Sono le ricompense economiche per tutte le volte in cui le associazioni gay e trans si sconto scagliate contro la destra che difendeva la famiglia.
I diritti umani e civili sono dei singoli, non delle categorie, altrimenti si legittima la discriminazione pensando di combatterla. La Regione Toscana esclude tutti coloro i quali non si sentono compresi in queste categorie, e soprattutto le istituzioni locali che non hanno aderito alla rete “Ready” e al protocollo d’intesa siglato (qui il testo).
Questa è la vera discriminazione: puoi essere rispettoso di tutte le sensibilità, le razze, le religioni, gli orientamenti sessuali, ma se non sei d’accordo con loro vieni escluso. Una scelta che non ci stupisce: ancora una volta Enrico Rossi dimostra l’arroganza della sinistra. Con il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Marcheschi daremo battaglia contro questa assurdità.