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NEI CAPANNONI CINESI IMMIGRATI COME SCHIAVI

La schiavitù in Italia non è abolita: la sinistra buonista in Toscana è corresponsabile del nuovo caporalato dei cinesi nei confronti degli africani.


Abbiamo fatto un giro, l’ennesimo, nei capannoni cinesi nella periferia Nord di Firenze, e abbiamo trovato una situazione gravissima, se possibile ancora peggiorata, nonostante le rassicurazioni della sinistra che fa finta di far mettere in regole le fabbriche spendendo milioni di euro di soldi provenienti dalle tasse degli italiani.

Immigrati irregolari sfruttati da aziende irregolari: i cinesi che sfruttano i clandestini ai telai di Firenze e Prato devono essere cacciati subito dall’Italia, se necessario anche con la revoca della cittadinanza. Una vicenda che abbiamo denunciato e di cui si è occupata il quotidiano La Nazione.

Abbiamo trovato di tutto: bambini che giocano in mezzo alle macchine, bambini che lavorano anziché andare a scuola. Addirittura un neonato portato con una carrozzina e lasciato in mezzo ai telai, mentre alcuni lavoratori indossano maschere anti-inalazioni.
La situazione nei capannoni è ormai fuori controllo e si sta aggravando sempre di più: sono anni che noi di Fratelli d’Italia lo denunciamo nella sordità delle istituzioni guidate dalla sinistra, che non solo fanno finta di non vedere, ma legittimano l’illegalità: i risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno per stimolare il governo ad occuparsi di questa emergenza e fermare immediatamente questo fenomeno.