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“SI INTASCAVANO SOLDI PER I POVERI”: 6,6 MILIONI. FIRENZE: IL COGNATO DI RENZI RISCHIA IL PROCESSO

La procura di Firenze ha
chiuso l’inchiesta su Andrea Conticini, il cognato dell’ex premier
Matteo Renzi
(avendone sposato la sorella Matilde) e i suoi fratelli
Alessandro e Luca. L’accusa è di essersi indebitamente appropriati e di aver riciclato, tramite la loro società Play Therapy Africa, un fiume di
denaro
proveniente da organizzazioni umanitarie internazionali per acquistare a fini
personali quote di società e immobili.
Una speculazione sulla pelle degli
ultimi e dei più deboli, ipotizzano i pm.

Una triste vicenda che si commenta da sola – i soldi dell’Unicef in beneficienza ai parenti di Renzi –  sulla quale Fratelli d’Italia lo scorso dicembre aveva presentato un ordine del giorno alla Camera (LEGGI QUI) chiedendo di fare luce su
questo scandalo. Al quale adesso si aggiunge un altro tassello: gli
inquirenti hanno spedito le informazioni di garanzia agli indagati
che potrebbero presto essere rinviati a giudizio per
riciclaggio, autoriciclaggio e appropriazione indebita
.
 
Secondo i pm, i Conticini
bros. avrebbero sottratto 6,6 milioni di dollari
dai 10 milioni di
fondi donati da enti benefici internazionali (Unicef, Fondazione
Pulitzer
e altre) destinati ad assistere i bambini dell’Africa. Il
cognato di Renzi e gli altri due fratelli Conticini avrebbero usato
questi soldi per acquisire quote societarie e fare operazioni
immobiliari
da milioni di euro in Portogallo.
Altro che cooperazione
internazionale
: i soldi sarebbero finiti secondo i pm in conti
correnti della Cassa di Risparmio di Rimini ma anche alle Seyschelles
e a Capo Verde
. Parte di quei soldi
sarebbero stati usati anche per acquisire partecipazioni societarie e
finanziamenti in conto soci a favore della società Eventi6 di
Rignano sull’Arno (quasi 200.000 euro), della
srl Quality Press Italia di Firenze (160.000 euro) e di Dot Media
srl, tutte legate alla Renzi’s family. Un oscuro intreccio di società e flussi di capitali (LEGGI QUI) che
denunciamo ormai da tempo e su cui finalmente la procura sta facendo
definitivamente luce.
L’inchiesta negli scorsi mesi aveva rischiato di bloccarsi per la modifica da parte del governo Gentiloni della norma sulla procedibilità
dell’appropriazione indebita
da ufficio a querela di parte. Per questo la procura
aveva informato gli enti benefici con delle rogatorie internazionali: Operation Usa, organizzazione della
Fondazione Pulitzer a gennaio ha presentato querela. Nel frattempo
la norma è cambiata di nuovo e l’appropriazione indebita aggravata è tornata procedibile d’ufficio.