Maturità: basta scene mute, CdM approva riforma

Quattro materie all’esame orale, niente discussione del documento e chi si rifiuta di sostenere l’orale sarà bocciato: ecco le novità introdotte dal Ministero dell’Istruzione

La scuola torna ad essere il luogo dell’impegno e del merito. Con la riforma della maturità approvata dal Consiglio dei Ministri, l’orale torna ad avere valore: chi non lo sostiene non potrà essere promosso. Una scelta di responsabilità che valorizza lo studio e la preparazione.

Ecco cosa cambia per la maturità 2026

Con la nuova riforma della Maturità verrà modificata la struttura e l’obiettivo dell’esame che gli alunni delle superiori dovranno sostenere. In primo luogo all’esame di Maturità 2026 non si discuterà più il documento e ci saranno 4 materie, da discutere all’esame orale, che verranno già decise a gennaio. Le commissioni passano poi da 7 a 5 ed i commissari avranno una formazione specifica. La commissione d’esame potrà poi integrare il punteggio finale con un massimo di 3 punti se lo studente ha raggiunto un punteggio di, almeno, 97.

Ogni commissione, adesso, sarà formata da due commissari esterni e due interni per ognuna delle due classi abbinate.

Più fondi per i docenti

La riforma porta con sé tanti stanziamenti da destinare nella formazione dei docenti. Ben 10 milioni di euro aggiuntivi all’anno, a partire dal 2026, saranno destinati alla formazione dei docenti. Già nell’ultima Legge di Bilancio il governo Meloni aveva stanziato 65 milioni di euro, per i prossimi 4 anni, destinati a docenti precari fino al 31 luglio. Adesso verranno estesi a tutti i precari della scuola italiana. Altri 15 milioni di euro, infatti, saranno utilizzati per l’assicurazione e sanitaria, estesa anche ai docenti precari fino al 30 di giugno.

Maturità obbligatoria, bocciatura per chi si rifiuta di sostenere l’orale

Da questo anno chi si rifiuta di sostenere l’esame orale della Maturità sarà bocciato. Questa la nuova regola introdotta con la riforma della Maturità dal Ministero dell’Istruzione. L’obiettivo della riforma è, infatti, proprio quello di non far più percepire la scuola come un gioco, come invece certa sinistra ha tentato di fare, ma di far capire a tutti gli studenti che quello è un percorso formativo che richiede impegno e serietà.

Con questo nuovo esame di Maturità ogni alunno sarà valutato non soltanto sulle nozione apprese durante il suo percorso scolastico, ma sarà valutato come futuro cittadino.