Meno eco-follie, più concretezza e flessibilità: l’Unione europea accoglie le proposte avanzate dall’Italia. Con buona pace della sinistra
Rinvio dell’Emission Trading System, revisione dei crediti di Co2 e riconoscimenti dei biocarburanti: in Unione Europea sul Green Deal passa la linea italiana. Meno esagerazioni green e più concretezza. Mentre la sinistra vorrebbe imporci le loro follie sulla casa, sulle auto, sull’energia, noi continuiamo a lavorare per trovare la migliore strada.
Passa la linea italiana
Gli Stati membri dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sul Green Deal, nello specifico sul taglio delle emissioni del 90% al 2040. Una misura che rimane frutto dell’ideologia green della sinistra europea, ma che siamo riusciti ad attenuare grazie al grande lavoro portato avanti dal ministero. Sono state, infatti, inserite una serie di flessibilità proprio grazie al lavoro dell’Italia.
Ecco le novità
Adesso l’accordo prevede la contabilizzazione tra le emissioni fino al 5% di crediti di Co2. Insieme a queste rientra un ulteriore 5% di crediti che potranno essere acquistati dai singoli Stati dell’Unione. Ma non solo. Adesso l’Unione europea riconoscerà anche i biocarburanti, fondamentali per agevolare la transizione ma che, finora, non erano mai stati presi in considerazione dalla sinistra.
Italia capofila
Insieme all’Italia anche Polonia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania, Grecia e Bulgaria sono stati critici nei confronti delle follie green della sinistra. Oggi l’italia è capofila nel dibattito per rendere questo piano meno ideologico possibile. Ed il rinvio del sistema dei crediti di carbonio che volevano imporre è il risultato del grande lavoro portato avanti.


