Genova, il sindacato cerca lo scontro con le Forze dell’Ordine

Grondona, ex leader di Lotta comunista: “Ci andiamo a picchiare con le Forze di Polizia, non abbiamo paura, così finiamo sulle pagine dei giornali e poi sono affari del governo”

Arrivare allo scontro con le Forze dell’Ordine, ecco il vero obiettivo della manifestazione del sindacato per lo stabilimento ex Ilva di Cornigliano. A dirlo l’esponente Fiom Franco Grondona, tra l’altro ex leader di Lotta comunista. Altro che difendere l’interesse dei lavoratori, vogliono arrivare a tutti i costi allo scontro per attaccare il governo Meloni.

Il sindacato: “Andiamoci a picchiare con la Polizia”

Nonostante a Genova anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, abbia rassicurato gli operai che lo stabilimento ex Ilva di Cornigliano non chiuderà, i sindacati hanno comunque scioperato, ma stavolta cercando direttamente lo scontro con le Forze dell’Ordine. Ad affermarlo è proprio un esponente Fiom, Franco Grondona.

L’ex leader di Lotta comunista ha, infatti, affermato che intende proseguire ugualmente i presidi ed i blocchi stradali, annunciando anche una marcia “verso la Prefettura”. Ha successivamente attaccato Meloni: “Fa l’europeista per pochi milioni”. Per poi finire smascherando il vero obiettivo delle mobilitazioni: “Se necessario ci andiamo a picchiare con le Forze di Polizia, non abbiamo paura”.

Già questo basterebbe, ma Grondona prosegue: “Così finiamo sulle pagine dei giornali e poi sono affari del governo dire che picchiano gli operai che lottano per difendere la fabbrica e l’occupazione a Genova”.

Ed ecco gli scontri con le Forze dell’Ordine

Durante la manifestazione, come preannunciava Grondona, i manifestanti sono arrivati di fronte al cordone di sicurezza delle Forze dell’ordine a difesa delle Prefettura di Genova spostando le grate metalliche con una ruspa. In quel momento la Polizia, in risposta all’assalto, ha lanciato dei lacrimogeni. Sono poi iniziati i lanci di oggetti tra cui pneumatici, travi di legno, caschi da lavoro, fumogeni e bombe carta che, fortunatamente, non hanno colpito nessun Agente.

Il vero obiettivo della manifestazione

Il vero obiettivo della manifestazione non era quello di aiutare gli operai. Già il Ministro Urso aveva rassicurato che l’impianto non sarebbe stato chiuso. Eppure hanno indetto comunque una manifestazione con l’obiettivo di assaltare la Prefettura cercando lo scontro con le Forze dell’Ordine per finire sui giornali ed attaccare così il governo Meloni.