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ALLA FESTA DELL’UNITA’ A FIRENZE, IL PD NON RISPETTA NORME SU SICUREZZA

Alla Festa dell’Unità a Firenze a chi è stato gabbato dalle banche la polizia impedisce di protestare, ma chi ha una molotov nello zaino passa senza fatica e indisturbato.

A denunciare la vicenda è Francesco Torselli, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, sul quotidiano La Verità: «Nei primi giorni della festa abbiamo ricevuto numerose segnalazioni di cittadini che ci hanno fatto notare come alla Festa dell’Unità di Firenze non ci sia alcun tipo di controllo e l’accesso sia consentito non solo dai varchi apparentemente controllati, ma da decine di altri punti dove non vi è alcun tipo di vigilanza».
A inquietare è, però, la seconda parte del racconto di Torselli: «Nei giorni scorsi ci è addirittura arrivato il video di un ragazzo di cui conosciamo l’identità e che, con uno zaino nero in spalla, è riuscito a entrare da ben quattro punti differenti e non sorvegliati della festa e persino dall’entrata principale». All’interno della sacca aveva nascosto una finta molotov. «Con questo ordigno simulato e comunque con uno zaino non controllato, è arrivato in tre differenti punti sensibili della kermesse».

Nei video e nelle foto, che La Verità ha potuto visionare, si vede un ragazzo (con tratti asiatici), mentre entra indisturbato da piazza Vittorio Veneto, dalla fermata della tramvia, e da due passaggi affacciati sull’Arno. Infine il giovane ha varcato anche l’ingresso ufficiale. Qui erano presenti due addetti alla sicurezza e quando è arrivato il finto terrorista lo hanno lasciato tranquillamente passare senza alcun tipo di controllo. In altri frame si vede il giovane aggirarsi per la festa in modo losco, persino dietro gli stand dove si trovavano incustoditi alcuni fusti di birra, facilmente adulterabili da parte di un malintenzionato. Infine in una foto si notano un padre e un bambino accedere alla festa scavalcando una transenna abbattuta. 

Il 28 luglio 2017 il ministero dell’Interno ha diramato ha diramato una circolare per disporre nuovi criteri di gestione degli aspetti di «safety e security» in occasione delle manifestazioni pubbliche. I principi cardine su cui le nuove disposizioni si reggono sono fondamentalmente due: innanzitutto la valutazione del rischio deve essere stabilita in maniera oggettiva, attraverso una tabella valida in tutto il Paese e le conseguenti misure di sicurezza devono essere uguali per tutti; secondariamente, chi organizza l’evento deve costantemente essere a conoscenza del numero esatto di persone all’interno, di esso. «In base alle variabili considerate nel prospetto del Viminale, la Festa dell’Unità è valutabile come manifestazione a medio-alto rischio e per questo da supervisionare con particolare attenzione. Ma per quello che abbiamo visto nelle immagini, non è possibile né controllare chi entri, né calcolare in tempo reale quante siano le persone all’interno dell’area, come previsto dalla circolare» continua Torselli. 

«Il partito del sindaco, ossia di colui ci dovrebbe vigilare sul rispetto delle regole nella città di Renzi, è il primo a non rispettarle a casa propria. Se domani la Festa dell’Unità apre nuovamente i battenti, in queste condizioni di palese violazione delle norme, significherà che il prefetto di Firenze sarà assunto in prima persona la responsabilità di dichiarare che il piano di sicurezza è corretto e rispettato». 
L’11 settembre (data infausta) alla Festa dell’Unità di Firenze è atteso Matteo Renzi c’è da star certi che quel giorno i controlli funzioneranno come hanno funzionato a tutti gli eventi a cui ha preso parte.