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Carabiniere ucciso per 100 euro: ora basta, più sicurezza per le forze dell’ordine!

Un carabiniere ucciso a coltellate per cento euro. E’ successo a Roma. Il militare, secondo quanto ricostruito, era intervenuto per lo scippo di una borsa.

Mario Cerciello Rega, di 35 anni, è stato colpito con 7 coltellate, una delle quali lo ha colpito al cuore. Vani i tentativi di rianimarlo all’ospedale Santo Spirito. L’uomo, originario di Somma Vesuviana, si era sposato poco più di un mese fa.

Il vice-brigadiere era intervenuto per un tentativo di estorsione ai danni di una donna, che avrebbe pattuito la consegna della somma di 100 euro per riavere la propria borsa.

E’ un episodio che lascia sconcertati, oltre che rabbia e tristezza. La vicinanza va alla famiglia del giovane ucciso.

“Provo tanta rabbia e profonda tristezza, l’Italia non può più essere il punto di approdo di queste bestie. Vicinanza alla famiglia di questo servitore dello Stato e all’Arma dei Carabinieri, spero che questi animali vengano presi subito e che possano marcire in galera“, ha detto Giorgia Meloni.

E’ incredibile come si possa uccidere un uomo così. Non è giusto che a pagare siano i servitori dello Stato, è ora di garantire davvero la loro sicurezza, che significa più sicurezza anche per i cittadini.

Il sindacato carabinieri, per bocca del Segretario generale aggiunto del Sim Massimiliano Zetti torna a chiedere “la dotazione a tutte le pattuglie del taser, non più rinviabile, dispositivi di protezione individuale come guanti antitaglio, introduzione delle body cam per tutti gli operatori su strada per documentare i casi in cui si renda necessario l’uso della forza; stanziamento di fondi per creare le ‘sale fermati’ con telecamere a circuito chiuso”.

“Solamente ad oggi, per l’anno 2019 – spiega Zetti – siamo ad oltre 70 episodi in cui colleghi, poliziotti, carabinieri e talvolta anche uomini delle polizie locali hanno subito lesioni anche gravi. Gli uomini sono stanchi, I colleghi si sentono demotivati e abbandonati”.

“Il tributo di sangue del personale che deve garantire la sicurezza ai cittadini è altissimo. Oggi un’altra giovane vedova sarà aiutata in ogni modo dall’Arma dei Carabinieri. Noi diciamo basta. Il Governo intervenga per difendere i difensori della legalità”, conclude Zetti.

“Ci auguriamo che i colpevoli siano presto assicurati alla giustizia ma si ripropone drammaticamente il tema della sicurezza, della necessità di aumentare i controlli, di garantire più uomini nel territorio e non avere in giro delinquenti che in Italia non ci dovrebbero stare. Basta chiacchiere, Fratelli d’Italia vuole i fatti. Dal governo e dalla magistratura”, hanno sottolineato in una nota, esprimendo cordoglio alla famiglia, i parlamentari di Fratelli d’Italia e componenti delle commissioni Difesa di Camera e Senato Salvatore Deidda, Wanda Ferro e Isabella Rauti.