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Case green: sì dell’Ue, ma l’Italia si è battuta per impedirne approvazione

Il governo italiano si è battuto fino all’ultimo in sede di Consiglio per cercare di impedire l’approvazione della direttiva sulle ‘case green’, uno dei folli provvedimenti del Green deal di Timmermans

Il governo italiano si è battuto con decisa determinazione in Europa per scongiurare l’approvazione degli ultimi provvedimenti ideologici sulle “case green”: uno dei provvedimenti folli del Green deal. Abbiamo cercato di intervenire sul testo per mitigarne gli effetti negativi, ma purtroppo ha prevalso la sinistra ideologizzata che in Europa è ancora maggioranza. Anche per questo le elezioni europee assumono un valore molto importante: solo con una maggioranza di centrodestra anche in Europa riusciremo ad evitare queste follie ideologiche sinistre.

Ecco cosa prevede la direttiva case green

I Ministrei dell’Economia di tutti i paesi europei erano presenti al Consiglio Ecofin per la votazione sulla direttiva case green: Italia ed Ungheria sono gli unici due paesi membri ad aver votato contro la direttiva, mentre Repubblica Ceca, Croazia, Polonia, Slovacchia e Svezia si sono astenute. La critica mossa dall’Italia è l’assenza di finanziamenti europei e gli standard di minimi di efficienza energetica delle case.

Dal 2030 tutti i nuovi edifici privati che verranno costruiti dovranno essere ad emissioni zero, per il comparto pubblico invece la direttiva si applica prima, a partire dal 2028. Sempre nell’ambito degli edifici pubblici questi dovranno essere ristrutturati, senza finanziamenti europei, per poter migliorare la loro efficienza energetica:è imposto che almeno il 16% degli edifici dovrà essere ristrutturato entro il 2030, mentre il 26% entro il 2033.

Il 16% delle case private dovrà essere reso efficiente entro il 2030 ed il 20-22% dovrà farlo entro il 2035.

275 miliardi all’anno: ecco la stima dell’efficienza

Proprio la Commissione europea ha fatto una stima della cifra che l’Europa si troverebbe ad affrontare per portare a termine gli obiettivi di efficientamento energetico: entro il 2030 saranno necessari 275 miliardi di euro annuali. Per i privati non ci sarà l’obbligo di acquistare pannelli solari, questo sarà un obbligo solo per gli edifici pubblici, ma sui privati graveranno le spese per l’adeguamento alle caldaie: non si potranno più usare le vecchie caldaie a combustibile.

Fidanza: “Provvedimenti folli dall’Ue”

“Grazie al governo italiano per la determinazione con cui si è battuto fino all’ultimo in sede di Consiglio per cercare di impedire l’approvazione della direttiva sulle ‘case green’, uno dei folli provvedimenti del Green deal di Timmermans. Grazie al lavoro del nostro governo e degli europarlamentari del centrodestra italiano, il testo è stato limitato nei suoi effetti negativi, soprattutto perché non comporterà più l’obbligo del passaggio di classe energetica per ciascun immobile che avrebbe creato gravi e immediati problemi alle famiglie italiane.

Però certamente rimane un testo sbilanciato che comporta oneri eccessivi che non si sa come verranno finanziati, a maggior ragione in una nazione come la nostra fortemente provata dalla terribile esperienza del superbonus. Anche per questo l’Italia ha fatto bene a tenere una posizione contraria, come già tenuta da Fratelli d’Italia e dalle altre delegazioni del centrodestra nel passaggio parlamentare. Ci impegneremo a rimettere mano al provvedimento nella prossima legislatura”, lo dichiara in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia Ecr al Parlamento europeo Carlo Fidanza.

Ricchiuti: “Altra norma vessatoria per l’Italia”

“Gli eco-progressisti chic, maggioranza in questa legislatura a Bruxelles, hanno dato il via libera alla direttiva sulle case green per l’efficienza energetica degli edifici in tutta Europa con il voto contrario del nostro governo. Altra norma vessatoria per l’Italia, soprattutto per le classi medio basse, che con una inutile e dannosa norma si vedranno le loro case dimezzate di valore ed invendibili senza possedimento di idonea classificazione energetica.

A vantaggio di chi? Banche, assicurazioni, istituti di ristrutturazione? Ottimo Europa! Questa è da sommarsi al probabile stop per i motori endotermici, altra mossa vessatoria per il cittadino medio comune. A quando un provvedimento pro popoli europei anziché queste assurde mosse radical green senza reali impatti ambientali? Sempre che il vero intento sia la protezione dell’ambiente e non l’imposizione europea calata dall’alto dei cieli contro i comuni mortali.

Una parte dei paesi UE, inoltre, non quelli al di sopra delle Alpi, sono ad altissimo rischio sismico, ergo dovrebbe essere incentivato l’adeguamento sismico non quello ‘ecologico’. È noto che un terremoto se ne frega altamente che l’edificio sia ad emissioni zero, se non è antisismico te lo riduce lui al piano zero. Il prossimo voto alle elezioni europee sarà fondamentale per fermare questa serie di follie che metterebbero in ginocchio milioni di italiani”, ha affermato Lino Ricchiuti, vice responsabile nazionale del Dipartimento imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.