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CENTRODESTRA A PALAZZO CHIGI SE RESTA UNITO

Sulla formazione del nuovo governo Di Maio punta a spaccare il centrodestra per fare il Presidente del Consiglio. Ecco cosa penso nell’intervista dell’agenzia di stampa AdnKronos.

Roma, 13 apr. (AdnKronos) – “Al di là dei retroscena e del gossip di Palazzo, Di Maio fa finta che il problema sia Berlusconi, ma in realtà vuole si spacchi il centrodestra per avere la premiership. Se lui spacca la coalizione, col giochino di Berlusconi isolato, il M5S diventa primo partito e Di Maio può ambire alla premiership. Ma il centrodestra non deve cadere nella trappola: la nostra coalizione è arrivata prima, onere o onore del nome” che andrà a Palazzo Chigi “spetta alla Lega, ed è indiscutibile che per il governo si parta dal programma di centrodestra presentato agli elettori”. A dirlo all’Adnkronos è il deputato di Fdi Giovanni Donzelli.

“Ovviamente – chiarisce – mi auguro che si arrivi al più presto ad un governo per l’Italia, ma deve essere rispettoso del voto degli italiani. Il governo deve dunque partire dal centrodestra – ribadisce – e noi ieri abbiamo fatto anche un forte gesto di apertura dando l’ok al dialogo con le altre forze politiche a partire dal M5S”. “Mi auguro che le possibilità di arrivare a un governo, al più presto, ci siano, ma noi – rivendica – avevamo proposto un paracadute: un ritocco alla legge elettorale con premio di maggioranza da inserire nel programma della commissione speciale. C’è stata irresponsabilità da parte del Pd e del M5S a chiudere la porta a questa opportunità”.
“Bastava una riforma elettorale in commissione, con un intervento minimale, e saremmo stati tutti più tranquilli. Ora tornare al voto con questa legge elettorale vorrebbe dire ripartire dalla casella di partenza – nota Donzelli – ritrovarci nella stessa situazione attuale. E questo dimostra che, benché tutti mostrino i muscoli, non c’è reale volontà di tornare al voto”. Quel che conta, ora, è uscire dall’impasse. “Come Fratelli d’Italia – dice Donzelli – abbiamo già presentato 50 proposte di legge: dalle tasse agli asili nido, passando per il sostegno alle famiglie e alle misure per i liberi professionisti. Noi vorremmo stare su temi concreti“.
“Ieri Meloni, nel corso delle consultazioni – spiega l’esponente di Fdi – ha presentato al Presidente della Repubblica un dossier sulla situazione de L’Aquila e dei comuni abruzzesi terremotati: è inaccettabile che alle imprese e ai cittadini aquilani siano arrivate cartelle esattoriali per tasse che giustamente, e come previsto dalla legge, non avevano pagato. Ci sono problemi nel Paese che non aspettano e sono totalmente disinteressati ai gossip e ai retroscena post Quirinale”, rimarca Donzelli. (Ile/AdnKronos)