Il Riformista ci accusa scarsa chiarezza su Conte. Prima infamano populisti e sovranisti, poi ci attaccano per essere ambigui. Non sanno più cosa dire
Fanno finta di non capire, solo per gettare fango sugli unici che dal primo giorno hanno detto NO a Conte e lavorato sempre per mandarlo a casa. Il Riformista fa il finto tonto e ci accusa di ambiguità: “Con te” anziché “Conte”.
Lo fanno in un articolo in cui mi accusano di una non meglio comprensibile “gaffe” su una grafica con la foto della nostra leader Giorgia Meloni, pubblicata sulla mia pagina Facebook.
Troppo difficile, evidentemente, capire la differenza: “Con te fino alla vittoria”. Un chiaro gioco di parole voluto, che i “maliziosetti” del Riformista (e qualche troll dei social) hanno equivocato con il premier Conte.
Secondo loro avremmo commesso una gaffe, la verità è che non sanno più a cosa attaccarsi per difendere questo governo. E attaccano i “sovranisti”, i “populisti”, come il “male assoluto”.
Così Il Riformista prova a far passare come “autogol” quella che in realtà è una grafica ben mirata a spezzare Conte, rendendolo “Con te”, riferito a Giorgia Meloni.
Una grafica così voluta che qualche giorno prima ne avevamo pubblicata un’altra per marcare la stessa distinzione. “Conte a casa, Con te al governo”. Eccola qua.
Amici del Riformista, è più chiaro così? Se avete bisogno di ulteriori spiegazioni noi siamo qui pronti a fornirvele. Con la solita chiarezza, come quella che dice, nei fatti, che noi e Conte siamo agli opposti. Ci dispiace non ve ne siate ancora accorti.