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Dicevano: “Abbracciatevi”. Intanto Conte si comprava mascherine e ospedale

Mascherine: Conte le compra per il governo, poi per i medici. Sfiducia indagato suocero. Università

In piena emergenza Conte si è affrettato a proteggere governo e staff. Per medici e operatori due settimane di ritardo

Quando si è capito che l’ondata coronavirus stava arrivando in Italia il governo e Giuseppe Conte hanno pensato prima a proteggere se stessi. Lo ha fatto procedendo all’acquisto, il 26 febbraio, di mascherine, guanti, gel, camici e bombole di ossigeno ad uso dello staff di Palazzo Chigi.

Soltanto due settimane dopo il governo Conte ha predisposto, attraverso Consip, la gara per mascherine e dispositivi sanitari per proteggere medici e operatori prima e cittadini poi. Un bando che è partito solo il 9 marzo. E’ quanto svelato da un’inchiesta del quotidiano Il Tempo a firma Franco Bechis.

Nel frattempo tanti medici ed operatori sanitari si sono infettati ed alcuni di loro poi sono morti.

Conte e l’ospedale a Palazzo Chigi: i documenti pubblicati da Bechis

Il 26 febbraio, come si può leggere sui documenti pubblicati dal quotidiano Il Tempo, Palazzo Chigi riceveva la disponibilità per la fornitura di 500 mascherine Ffp3, le più efficaci per la protezione.

Da quella data il governo Conte ha acquistato a trattativa diretta (e non con un bando come previsto dalla gara Consip) abbondante materiale. Fra cui 43.800 mascherine chirurgiche, 1440 litri tra gel disinfettante e saponi ingienizzanti, 31.000 guanti, 1.200 camici. E farmaci di vario genere, con i frigoriferi per conservarli, defibrillatori ed elettrocardiografi.

E’ giusto mettere in sicurezza il premier Conte e i vertici del governo che hanno il compito di gestire l’emergenza. Ma perché non si è proceduto con la massima urgenza anche alla protezione delle persone a rischio? Fra questi medici, operatori sanitari, forze dell’ordine e cittadini. Rimasti a lungo senza mascherine: un fatto che ha provocato numerosi morti.

L’interrogazione alla Camera dei Deputati

E’ proprio per queste ragioni che ho presentato un’interrogazione alla Camera dei Deputati.

Nel quesito chiedo al governo Conte di spiegare “per quale motivo sono passati ben 22 giorni tra quando si è provveduto all’acquisto di mascherine protettive per Conte ed il suo staff e quando si è iniziato a pensare di cercarle per medici, infermieri, forze dell’ordine e altri operatori pubblici esposti al rischio contagio”.

Ecco cosa scrive Franco Bechis nel suo articolo.

Conte “non ha pensato agli italiani, ma prima di tutti a se stesso e certo anche ai suoi collaboratori”.

Mentre tutta Italia impazziva a cercare le mascherine che non c’erano in alcuna farmacia e solo per pochi giorni si trovavano on line a prezzi folli, mentre gli ospedali e le case di cura non riuscivano a proteggere medici e infermieri che rischiavano la vita, la presidenza del Consiglio ha messo da parte veri e propri arsenali con cui resistere nel bunker anche per lunghi mesi.

Nell’articolo pubblicato dal quotidiano Il Tempo anche tutte le cifre spese dal governo Conte per assicurare la protezione allo staff di Palazzo Chigi. Si va dai 7,98 euro per ogni mascherina Ffp, ai 7mila euro di materiale sanitario, fino ai 16,50 euro per una tanica di gel disinfettante.