Fine vita, bene impugnazione del governo su legge Regione Toscana

È impensabile che ciascuna Regione possa decidere di normare su un tema così importante e centrale: spetta al Parlamento farlo

Per la sinistra adesso le Regioni dovrebbero legiferare su materie di competenza del Parlamento: è impensabile. Proprio la Toscana, infatti, ha deciso di approvare una legge sul fine vita. Questo è incostituzionale ed il governo Meloni ha, giustamente, impugnato la legge. Non permetteremo alla sinistra di fare come vuole.

Governo impugna la legge sul fine vita della Toscana

Il governo ha impugnato la legge sul fine vita approvata dalla Regione Toscana. In una nota Palazzo Chigi spiega, infatti, che: “esula in via assoluta dalle competenze regionali e lede le competenze esclusive dello Stato in materia di ordinamento civile e penale e di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, nonché il riparto di competenze in materia di tutela della salute e della ricerca scientifica e tecnologica, violando l’articolo 117 della Costituzione”.

Immaginatevi cosa potrebbe accadere se in Toscana ci fosse una legge sul fine vita, in Umbria un’altra, nel Lazio un’altra: chi abita al confine cosa fa? Quale legge si applica? Su questi temi esiste il Parlamento che per anni non ha fatto nulla quando la sinistra era in maggioranza, e ci sarà il tempo in cui in Parlamento affronteremo in modo però non ideologico questo tema. Credo che sia una mancanza di rispetto verso le persone che stanno male, le persone che su questi temi stanno vivendo delle tragedie, fare una battaglia politica, partitica e piantare bandierine.

Sinistra non se n’è occupata quando aveva la maggioranza in parlamento

Ci vuole rispetto per tutti e dobbiamo toglierci, quando si parla della vita, la maglietta dei giocatori politici e provare a rappresentare tutti insieme gli italiani. Il parlamento sul fine vita legifererà nei tempi utili, necessari e possibili. Sicuramente la maggioranza di centrodestra in Parlamento lo farà prima delle maggioranze di centrosinistra che non l’hanno fatto negli ultimi anni e oggi strumentalmente sollevano il problema sia in Parlamento che in alcune regioni.