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FREDY: DUEMILA ALLA FIACCOLATA, LO STATO RISPONDA

Ieri sono stato a Monte San Savino a dare la mia solidarietà alla fiaccolata per Fredy, il gommista aretino che ha sparato e ucciso il ladro entrato nel suo esercizio commerciale per rubare. Un uomo che era costretto a dormire nella sua azienda dopo i continui tentativi di furto che aveva subito. Duemila persone hanno manifestato la loro vicinanza a quest’uomo e a chiedere che non venga perseguito.

Nel momento in cui accade un fatto del genere in uno Stato di diritto sotto inchiesta dovrebbe finirci proprio lo Stato, lo Stato che ha lasciato soli i propri i cittadini, lo Stato che ha costretto Fredy a dormire nella sua azienda dopo aver subito 38 furti.

Oggi scopriamo che il moldavo che è entrato nell’azienda di Fredy era ricercato e libero di andare a commettere altri crimini. Lo Stato che non riesce a garantire la sicurezza dei cittadini non può andare a perseguitare i cittadini che non possono difendersi.

E’ il fallimento delle istituzioni, il fallimento della politica. Dopo essere stati in piazza saremmo ipocriti se non dovessimo far seguire alle parole i fatti. Perché se oggi un magistrato può indagare Fredy è perché c’è una legge che glielo consente.

Allora poche chiacchiere e cambiamo le leggi
che consentono ai criminali di farla franca. Mandiamo in carcere i criminali appena vengono individuati e tutto questo non accadrà più. Non possono essere i cittadini a pagarne le conseguenze.