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Meloni: “Dall’attacco del 7 ottobre abbiamo espulso 47 persone”

La sicurezza nazionale è un fronte su cui il governo lavora con attenzione, particolarmente dopo gli attentati di Hamas contro Israele: abbiamo chiuso lo spazio Schengen con la Slovenia perché da là arriva la maggioranza degli immigrati illegali che arrivano da quelle aree

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata ospite della trasmissione televisiva che va in onda su Rete4, Fuori dal Coro. Rispondendo alle domande del direttore Mario Giordano, è intervenuta sui tanti argomenti di cui si sta occupando il governo: dalla politica estera, alla sicurezza nazionale; dall’Italia che torna a testa alta in Europa, agli investimenti importanti che il governo ha fatto sulla sanità.

Meloni: “Se non molliamo costringiamo Putin a trattare”

“Se non molliamo costringiamo Putin a trattare. Quello che Putin aveva in testa era una guerra lampo che gli avrebbe consentito di invadere l’Ucraina in qualche giorno. E se questo fosse accaduto, temo che non si sarebbe fermato. Chi cerca di aiutare l’Ucraina allontana la guerra rispetto alla possibilità che arrivi nel cuore d’Europa. Lo abbiamo fermato lì.

Secondo me, se non molliamo lo costringiamo anche a sedersi a un tavolo delle trattative per cercare una pace giusta, che è ovviamente l’obiettivo che abbiamo. Perché non è che ci divertiamo nell’attuale contesto. L’importante è che noi sappiamo qual è l’obiettivo che vogliamo. Rispetto al tema dei rischi di una guerra mondiale rispedisco al mittente l’idea secondo cui chi cerca di aiutare l’Ucraina vuole la guerra e, quasi quasi, i russi che l’hanno invasa sono quelli che vogliono la pace.

Bisogna fare mezzo passo indietro: Putin ha invaso l’Ucraina dichiarando che vuole riportare la Russia alla sua grandezza di un tempo, che vuole ripristinare i confini storici della Russia. I confini storici della Russia ragionevolmente incorporano Ucraina, Moldova, Georgia, i Baltici, una parte della Finlandia, volendo anche la Polonia.

Quando c’è stato il ritiro rovinoso da parte dell’Occidente dall’Afghanistan ed è stato dato un segnale oggettivamente di debolezza, Putin ha deciso che quello era il momento di tentare”, così Giorgia Meloni sull’Ucraina intervenendo alla trasmissione televisiva che va in onda su Rete4 Fuori dal Coro.

Meloni: “Bisogna essere muscolari nei fatti e non negli atteggiamenti”

“Non ho condiviso le parole del presidente francese e gliel’ho detto, occhio ai toni. In due anni di guerra, quando stavo all’opposizione e dopo al governo, non ho mai utilizzato questi toni, proprio perché io penso che sulle cose serie si debba reagire in modo serio. Non ho condiviso per esempio le parole di Macron, l’ho detto anche a lui: non le condivido e sono convinta che si debba fare attenzione ai toni che si usano.

Io penso che si debba essere muscolari nei fatti e non negli atteggiamenti. Però questo non vuol dire che non si debba fare ciò che è giusto fare e, se posso permettermi, bisogna pure stare attenti a come certe cose vengono vendute, tra virgolette.

Io arrivo da un Consiglio europeo dove si parlava di protezione civile e mi ritrovo su diversi quotidiani il fatto che noi staremmo preparando l’Europa alla guerra, perché c’era un passaggio che diceva che bisogna mettere in cooperazione la risposta alla crisi, ma si parlava di protezione civile, cioè risposta alle crisi, si intendeva le alluvioni, le calamità naturali, tant’è che io ho difeso la Protezione civile italiana dicendo anche ‘attenzione a mettere in cooperazione che non significhi, diciamo così, limitare le eccellenze degli stati nazionali, no?

Per cui bisogna pure fare attenzione a come certe cose si vendono, perché se ci mettiamo pure noi a fare la propaganda, come i russi, oggettivamente abbiamo un problema”, ha dichiarato il Presidente Meloni.

Meloni: “Quello che è accaduto a Mosca è stato scioccante”

“Quello che è accaduto a Mosca è stato scioccante e sono immagini che abbiamo già visto in altri contesti. Ero a Parigi quando ci fu l’attentato al Bataclan, anche quello rivendicato dall’Isis. Mi ha colpito molto la dinamica perché immaginare che in una città blindata, in uno Stato che è coinvolto in un conflitto, quattro attentatori che entrano e uccidono decine di persone e si allontanano praticamente indisturbati, obiettivamente colpisce.

È un fronte su cui il governo lavora con attenzione, particolarmente dopo gli attentati di Hamas contro Israele, noi abbiamo chiuso lo spazio Schengen con la Slovenia perché da là arriva la maggioranza degli immigrati illegali che arrivano da quelle aree. Dal 7 ottobre abbiamo espulso 47 persone e negli anni precedenti erano più o meno quelli espulsi in un anno intero.

Si parla di sospettati di terrorismo. Facciamo riunioni con l’intelligence, abbiamo rafforzato la sorveglianza degli obiettivi sensibili”, ha affermato Meloni riguardo all’attentato a Mosca.

Meloni: “Il lavoro che stiamo facendo in Europa è un cambio di rotta”

“Quando lo scorso anno gli sbarchi aumentavano, in modo considerevole, ho detto di preferire a risultati immediati ma effimeri, risultati strutturali, anche se nel breve termine avrei dovuto pagare un prezzo, perché quei risultati arrivassero anche in termini magari di consenso. Però poi quei risultati piano piano arrivano: la rotta, per esempio, dalla Turchia è totalmente stata azzerata, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno gli sbarchi diminuiscono del 60%, particolarmente dalla Tunisia, il che dimostra che la strategia che l’Italia ha portato in Europa e sulla quale ha convinto l’Europa nonostante l’opposizione della sinistra italiana e in alcuni casi anche Europea, sta dando i suoi frutti.

Ora, vuol dire che abbiamo risolto il problema? No. Vuol dire che il lavoro che stiamo facendo intanto in Europa, nella quale il dibattito passa da ‘ridistribuiamo gli immigrati che arrivano illegalmente da noi’ a ‘fermiamoli’ mi pare un cambio di rotta non secondario.

L’Italia è stata protagonista di una serie di iniziative innovative sulle quali piano piano abbiamo portato dietro anche gli altri paesi europei: il memorandum con la Tunisia, il memorandum con l’Egitto, l’accordo con l’Albania che si sta tentando di smontare da parte di chi non la pensa come noi in tutti i modi. Per cui ci sono delle cose molto importanti che stanno accadendo e sulle quali noi facciamo scuola”, si è espressa così Giorgia Meloni sugli sbarchi in Europa.

Meloni: “Il Fondo Sanitario nel 2024 arriva al suo massimo storico”

“La sanità compete per buona parte quasi totalmente alle Regioni. Intanto la prima cosa che possiamo fare noi è, pur nella difficoltà economica che affrontiamo, metterci i soldi per affrontare i problemi, perché il tema è importante. E io voglio rivendicare che nonostante la situazione di bilancio abbastanza complessa, il Fondo Sanitario nel 2024 arriva al suo massimo storico.

Noi ci abbiamo messo tre miliardi in più rispetto all’anno precedente e su che cosa ci siamo concentrati? Su quello che impatta di più sui cittadini che sono le liste d’attesa e quindi stiamo utilizzando queste risorse per rinnovare il contratto degli operatori della sanità e chiaramente quindi per combattere anche la carenza di personale che c’è e per i progetti che sono specificamente destinati all’abbattimento delle liste d’attesa.

Stiamo lavorando su un altro provvedimento che arriverà a breve che riguarda sempre le liste d’attesa, con un’attenzione particolare alle regioni che hanno un’alta mobilità passiva, cioè con cittadini che si devono trasferire altrove per curarsi e la regione tua paga l’altra regione. Stiamo lavorando specificamente su questo”, ha affermato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando della sanità.

Meloni: “Le persone non devono sentirsi abbandonate”

“Le persone non devono sentirsi abbandonate. Il tema della commissione d’inchiesta è sicuramente un tema importante e sono contenta che anche quella stia andando avanti nonostante l’opposizione di quelli che ci spiegavano che loro avevano gestito benissimo la pandemia, ma non vogliono che si possa approfondire su come si gestisce la pandemia che serve soprattutto a evitare e impedire che in un futuro, che speriamo non arrivi mai, si possano ripetere eventuali errori che dovessero esserci stati”, ha detto Meloni sulla commissione d’inchiesta sul covid.