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Da non credere: la Prof de La Sapienza prende a modello la brigatista

La Prof. de La Sapienza, Donatella Di Cesare, ha ricordato in un post la brigatista Barbara Balzerani che rapì Moro e rivendicò l’omicidio di Lando Conti: nessuna risonanza nelle Università a nostalgici di un tempo oscuro

È successo davvero. La ricercatrice e docente dell’Università La Sapienza di Roma ha pubblicato un post, che poi ha rimosso per vigliaccheria, in ricordo della terrorista rossa delle brigate rosse Barbara Balzerani. La brigatista Balzerani fu responsabile del rapimento di Aldo Moro e, dal carcere, rivendicò l’omicidio dell’ex Sindaco di Firenze Lando Conti, senza mai pentirsi.

Ecco il tweet della Di Cesare poi cancellato:

La lunga scia di sangue della terrorista rossa

Barbara Balzerani, appena ventiseienne, entrava a far parte della frangia estrema del terrorismo di sinistra, partecipò al sequestro di Aldo Moro occupando – insieme al compagno di allora, Mario Moretti – la base operativa di via Gradoli. Nota come la “primula rossa” delle brigate rosse, venne arrestata nel 1985, a distanza di quattro anni dal tentativo fallito di gestire la scissione dell’organizzazione, guidando la fazione delle “Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente”.

Nel 1981 partecipò al sequestro del generale della Nato James Lee Dozier e dal carcere rivendicò l’omicidio dell’ex Sindaco di Firenze, Lando Conti, compiuto dalle brigate rosse, venendo condannata all’ergastolo. Non si è mai pentita, né dissociata.

È questo che la Prof. Di Cesare insegna all’Università?

Il post pubblicato su X dalla Prof. Di Cesare che insegna all’Università de La Sapienza di Roma, per evidente vigliaccheria, è stato subito cancellato. Ma la Di Cesare, ospite praticamente fisso sulla rete televisiva di La 7, non perde occasione per insultare Giorgia Meloni e il governo. Insulti di ogni tipo e di ogni genere. Solo recentemente si è perfino lanciata nel sostenere che Giorgia Meloni stia seguendo “una strategia precisa: governare attraverso le paure”.

Tra i peggiori insulti, anche quello contro il Ministro Lollobrigida: “Auschwitz è stato il risultato di un progetto politico di rimodellamento etnico della popolazione, il mito complottista della sostituzione etnica c’è già nelle pagine di Mein Kampf di Adolf Hitler ed è il cuore dell’hitlerismo. Io credo che le parole del ministro Lollobrigida non possano essere assolutamente prese come uno scivolone perché lui ha parlato da governatore neo hitleriano”.

Non mancano, ovviamente, “governo fascista” e mantra vari della sinistra. Il ricordo di una terrorista rossa, come la brigatista Balzerani, da parte di una Professoressa che insegna all’Università, ospitata frequentemente anche su televisioni nazionali, è pericoloso. Cosa insegna ai ragazzi nelle aule de La Sapienza?

Foti: “pericoloso dare risonanza nelle Università a nostalgici di un tempo oscuro”

“Destano stupore le parole pubblicate sui social, e poi cancellate, con cui la saggista e docente dell’Università La Sapienza di Roma Donatella Di Cesare ha ricordato la brigatista rossa mai pentita Barbara Balzerani. È necessaria una profonda riflessione sulla pericolosità di dare risonanza, nelle Università e nelle televisioni, a nostalgici di un tempo oscuro, in cui si affermavano le idee malsane e rivoluzionarie a colpi di mitra, con le bombe e coi sequestri di persona finiti in tragedia”. Lo afferma Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati.

Tutta la politica, oltre ai vertici de La Sapienza, prenda le dovute distanze dai nostalgici dell’odio e del terrorismo.