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Meloni: Italia modello nel mondo di lotta alla mafia

L’intervista di Giorgia Meloni a Porta a Porta per lo speciale dedicato alle vittime di mafia

“È in quel 19 luglio del 1992 che ho deciso di impegnarmi in Politica. Davanti a quelle immagini delle stragi ho pensato che non si potesse rimanere indifferenti, avevo quindici anni e mi aveva già colpito il funerale di Giovanni Falcone: era la prima volta che c’era stata una reazione popolare alla mafia. Il più grande insegnamento che ha lasciato all’Italia Paolo Borsellino è stato la gioventù: ‘quando la gioventù le negherà il consenso anche la misteriosa e onnipotente mafia svanirà come un incubo’, è il consenso che rende la mafia quello che è”, inizia così la profonda riflessione di Giorgia Meloni davanti alle immagini delle stragi di Capaci e via D’Amelio nello speciale di Porta a Porta dedicato alle vittime di mafia.

Italia modello nel mondo di lotta alla mafia

“Noi una volta eravamo famosi per esportare la mafia ma adesso, anche grazie a Paolo Borsellino, a Giovanni Falcone e a tantissimi altri che andrebbero citati, siamo famosi perché esportiamo l’antimafia. Noi siamo un modello nel mondo di lotta alla mafia.

Ci chiamano a collaborare in tutto il mondo, dall’Europa che ci ringrazia spessissimo per i risultati che aiutiamo anche a portare avanti nella lotta alla mafia nelle altri Nazioni, fino all’America Latina. La nostra cooperazione con i Paesi dell’America Latina è fondamentalmente e prioritariamente sul tema della lotta alla criminalità organizzata e questo si deve anche al lavoro e all’insegnamento di questi uomini qui, di queste persone”, spiega il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

Italia isolata a livello internazionale? Solo bufale sinistre

“Mi si guardava come se fossi un marziano, un mostro, un impresentabile, una persona con cui non si potesse avere a che fare… Dopo un anno tutti hanno imparato a conoscermi: sono una persona pragmatica, che dice le cose in faccia, che cerca di risolvere i problemi, che quando dice sì è sì e quando deve dire no, dice no. Le persone ti rispettano di più di quelli che in privato ti sorridevano sempre e poi cercavano di fregarti.

Si diceva che l’Italia sarebbe stata isolata a livello internazionale, che l’economia sarebbe crollata, perso i soldi del Pnrr… invece… Ho smentito i pronostici lavorando, dimostrando che puoi essere credibile e rispettabile dicendo quello che pensi, quello che gli altri non hanno il coraggio di dire” ecco smentite le bufale sinistre con le parole di Giorgia Meloni.

A Caivano è tornato lo Stato, finito il tempo delle zone franche

“Credo di aver fatto a Caivano semplicemente il mio dovere, non è l’unica realtà italiana che vive una condizione di difficoltà, quello che stiamo cercando di fare è dimostrare che si possono combattere le zone franche, in Italia è pieno di zone franche, dove lo Stato si è voltato dall’altra parte, ha indietreggiato.

Non sono una persona che si fa intimidire, lo Stato non si deve fare intimidire, se concentriamo per anni risorse ed energie per prevenzione, repressione e ricostruzione, questi territori possono essere dei modelli, se si riesce a fare in un posto si farà anche in altri. Abbiamo iniziato a fare un lavoro certosino. Lo Stato c’è”, ribadisce il Presidente del Consiglio Meloni.

Ecco il video dell’intervista integrale di Giorgia Meloni per lo speciale di Porta a Porta dedicato alle vittime di mafia: