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Nessuna “lobby nera”: i giudici smontano i teoremi di Fanpage

Il Gip, su richiesta della Procura, ha disposto l’archiviazione di tutti gli indagati della presunta “lobby nera”

È ufficiale: si chiude definitivamente il caso della presunta “lobby nera”, scaturito dall’indagine giornalistica di Fanpage, svolta con un cronista “inflltrato”, anche su presunti fondi per la campagna elettorale di Fratelli d’Italia per le amministrative milanesi dell’ottobre 2021, per il quale per mesi sono state lanciate accuse infondate contro un’intera comunità politica. Ma era tutto infondato, e adesso lo dice anche la magistratura.

Il Gip dispone l’archiviazione della presunta “lobby nera”

Il gip di Milano Alessandra Di Fazio ha disposto l’archiviazione, come richiesto dalla Procura milanese, dell’inchiesta per finanziamento illecito ai partiti e riciclaggio a carico, tra gli altri, dell’eurodeputato di Fdi Carlo Fidanza. Un fascicolo dove erano indagate otto persone: tra cui anche l’eurodeputato della Lega Angelo Ciocca, il consigliere lombardo del Comitato Nord Massimiliano Bastoni, la consigliera comunale milanese di Fratelli d’Italia Chiara Valcepina e Roberto Jonghi Lavarini, detto “il barone nero”. Tutti archiviati.

Il Pm Giovanni Polizzi, tredici mesi fa, aveva chiesto l’archiviazione affermando che: “Bisogna concludere nel senso dell’insussistenza delle ipotesi di reato formulate. Perché dalle indagini svolte non sono emersi elementi in grado di confermare quanto emerso dai video che hanno dato origine al procedimento”.

Pm e Gip danno ragione a Fidanza

Tutto era nato la sera del 30 settembre 2021, quando uno “scoop” giornalistico di Fanpage sulla destra e i legami con i partiti venne mandato in onda su Piazzapulita su La7, trasmissione condotta da Corrado Formigli, casualmente esattamente a soli tre giorni dalle elezioni Comunali a Milano.

Un giornalista si era “infiltrato” negli ambienti della destra milanese e in particolare di Fratelli d’Italia, fingendosi un imprenditore interessato a finanziare un partito politico per ricevere poi in cambio vantaggi e favori per la sua impresa.

I giudici smentiscono le bugie sinistre

Per mesi abbiamo assistito a false accuse di fanpage cavalcate dalla sinistra. Per mesi hanno gettato fango contro Carlo Fidanza, ma anche contro un’intera comunità politica. In molti hanno chiesto al Presidente Meloni di cacciare Carlo Fidanza dal partito, ma lei ha sempre risposto di volere aspettare la conclusione delle indagini: “Non caccio nessuno per un aperitivo sbagliato”.

Giorgia Meloni aveva anche chiesto al direttore di Fanpage di potere visionare le 100 ore di girato del giornalista infiltrato, chissà perché la sua semplice e legittima richiesta non è mai stata accolta. La verità è più forte della menzogna: sempre!