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L’ultima follia del governo: torna genitore 1 e 2 al posto di padre e madre

Genitore padre madre

Cambia la carta d’identità, nel caos della pandemia ecco a cosa pensa la sinistra: spariscono ancora padre e madre per genitore 1 e 2

L’ultima follia del governo, che in piena pandemia prevede la reintroduzione della dicitura “genitore 1” e “genitore 2” al posto di “padre” e “madre”. Ecco a cosa pensano in questo caos.

A confermarlo è stata oggi alla Camera il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese, rispondendo ad un question time di Fratelli d’Italia. Ed ha annunciato la volontà di modificare il decreto che inseriva le diciture padre e madre sula carta di identità per gli under 14. Il capo del Viminale ha spiegato che si tratta di “garantire conformità al quadro normativo introdotto dal regolamento Ue”. “E per superare le problematiche applicative segnalate dal Garante della privacy” sul decreto del 2019.

Dunque la preoccupazione più grande del governo è quella di togliere dalle carte d’identità la dicitura padre e madre, sostituendola con i tristemente famosi genitore 1 e genitore 2.

Tutto mentre sono triplicati gli sbarchi clandestini e la criminalità organizzata sta lucrando sulle difficoltà economiche degli italiani causati da una crisi senza precedenti. Siamo basiti da quelle che sono le priorità di questa maggioranza che dimostra ancora una volta di ignorare i bisogni reali dell’Italia e degli italiani. Insomma ci risiamo.

“Il nuovo schema di decreto ha già ottenuto il concerto dei ministri di Economia e Pubblica amministrazione”, ha detto Lamorgese. La modifica, ha aggiunto, è “in attesa del parere del Garante, a seguito del quale sarà sottoposto alla Conferenza Stato-Citta’”.

La Costituzione all’articolo 29 stabilisce che “la Repubblica italiana riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. Vogliono togliere il diritto ai bambini di avere un padre e una madre, sulla carta d’identità, inserendo genitore 1 e 2. Questi non si rendono conto di quali danni stiano facendo alla nazione.