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Povertà in calo, da sinistra solo bugie

Non sanno più inventarsi per attaccare il governo Meloni: adesso da sinistra attaccano dicendo che la povertà starebbe aumentando, ma in verità sta calando e lo certifica l’Istat

Gli attacchi della sinistra continuano ad andare avanti, provano a cambiare la realtà al grido di “col governo Meloni aumenta la povertà”, ma la realtà dei fatti è molto differente. Grazie al governo Meloni la povertà diminuisce: il dato sulle famiglie che versano in condizioni di povertà assoluta è passato da un +0,7% del 2021 ad un +0,1% nel 2023.

Ecco i dati che smentiscono le fake news della sinistra

Per colpa dell’inflazione il potere d’acquisto delle famiglie italiane diminuisce, e questo va a sfavore delle famiglie che hanno già dei problemi economici. Ma è un fenomeno che colpisce da ormai molti anni tutta la zone dell’Europa: nel biennio 2021 – 2022, quando ancora al governo non c’era il centrodestra, l’inflazione ha aumentato la percentuale delle famiglie in condizioni di povertà assoluta, facendola passare dal 7,7% del totale delle famiglie residenti del 2021 all’8,3% del 2022, un incremento di +0,6%.

Nell’ultimo biennio, tra il 2022 e il 2023, gli effetti gravosi dell’inflazione si sono mitigati, andando così a colpire un numero maggiormente limitato di famiglie italiane. Grazie alle politiche del governo Meloni si è passati, infatti, dal +0,6% nel biennio 2021-2022, citato precedentemente, al +0,2% registrato invece nel nel 2023 con riferimento all’anno precedente.

Il dato del 2023 mostra un valore pari ad un terzo del precedente, ovvero, in numeri percentuali, una diminuzione percentuale nel 2023 rispetto al 2022 del 67%, tutto ciò sempre in presenza di una grande dinamica inflazionistica che ha colpito la zona europea prima e che continua a colpirla attualmente.

La sinistra è arrivata al punto di “piove, governo ladro”

Guardando al totale dei soggetti che risultano essere in condizioni di povertà assoluta, nel biennio 2021-2022 questi hanno subito un aumento di 357mila unità, ovvero un +0,7% rispetto all’anno precedente del 2021. Mentre, nel biennio 2022-2023, il dato totale si è abbassato, arrivando ad un aumento di 78mila unità, che risultano essere un +0,1% sull’anno precedente, il 2022. Questa è la sostanziale stabilità, appunto, di cui parla l’Istat.


Ma, quindi, la sinistra cosa dice? Semplice: “c’è l’inflazione, è colpa del governo”. Siamo al “piove governo ladro”.