Pro Pal, vergognoso attacco a Giornale e Libero

Un attacco gravissimo, addirittura messo in atto presentando vere e proprie liste di proscrizione con i volti dei giornalisti definiti ‘servi’ e rappresentati su dei volantini come dei poliziotti

Li hanno accusati di essere “schiavi”, di essere complici di Israele e delle Forze dell’Ordine. Hanno creato delle vere e proprie liste di proscrizione: hanno mostrato la foto dei giornalisti con un berretto da poliziotto in testa con la scritta “Al servizio della menzogna”. È gravissimo. Non possiamo permettere che si crei un clima così ostile nei confronti del giornalismo libero ed indipendente. Soprattutto da chi, come potere al popolo, si è sempre dimostrato fanatico dei peggiori regimi sovietici.

La protesta dei Pro Pal

Nella mattina del 10 giugno un gruppetto di attivisti Pro Pal di potere al popolo e di cambiare rotta hanno protestato sotto la sede del Giornale e di Libero. Durante il presidio i manifestanti hanno esposto delle vere e proprie liste di proscrizione. Ognuno di loro teneva, infatti, in mano una foto dei giornalisti delle due redazioni con in testa il berretto di un agente della Polizia di Stato con tanto di scritta: “Al servizio della menzogna”.

Non sono mancati slogan di ogni tipo come: “Non siete giornalisti, siete servi dei sionisti, avete le mani sporche di sangue” oppure “Siete tra i maggiori tifosi nel nostro Paese del criminale Netanyahu e siete complici del genocidio in Palestina” o “Siete organi di propaganda e di polizia al servizio di questo governo”. A coronamento della protesta, infine, i Pro Pal hanno anche strappato le pagine dei due giornali al grido: “Strappiamo le pagine dei vostri fogliacci schifosi che leggono solo un pugno di milionari, quelli che vi pagano e di cui siete schiavi”.

Le “accuse” dei manifestanti

I manifestanti Pro Pal hanno accusato il Giornale e Libero di essere complici delle Forze dell’Ordine, come se stare dalla parte di chi, quotidianamente, mette a rischio la propria incolumità per la sicurezza di tutti noi sia una cosa sbagliata. Ma non è finita qua. Questi individui hanno accusato i giornalisti di aver dato spazio, sulle pagine dei giornali, alle ricostruzione del Viminale sulle presunte infiltrazioni di poliziotti nelle fila di potere al popolo e di essere complici morali dello spargimento di sangue a Gaza sostenendo le politiche di Israele.

Vergognoso attacco alla libertà

Un attacco gravissimo, addirittura messo in atto presentando delle vere e proprie liste di proscrizione con i volti dei giornalisti definiti “servi” e rappresentati su dei volantini come dei poliziotti. Un vergognoso attacco alla libertà, prima ancora che al diritto di cronaca e critica: come sempre a sinistra sono abituati a dare lezioni sulla libertà di stampa solo quando i giornalisti la pensano come loro. La mia massima solidarietà va ai giornalisti ed a tutti gli operatori dell’informazione del Giornale e di Libero.