Riforma della giustizia, il Pd contraddice se stesso

Nel 2022 proponevano quel che rinnegano oggi. Noi non siamo come loro: portiamo a termine quel che avevamo promesso agli italiani

Il Partito democratico, pur di portare avanti la sua opposizione aprioristica, arriva a smentire ciò che proponeva pochi anni fa. Le promesse elettorali? Sono solo un lontano ricordo. Evidentemente, sono più interessati a colpire il governo Meloni che a riformare un sistema che non funziona. Noi invece sì, restiamo coerenti.

Il Pd a favore della Riforma della Giustizia nel 2022

Mentre adesso attaccano in ogni modo la Riforma della Giustizia, alle elezioni del 2022 il Partito democratico presentò un programma elettorale in cui proponeva proprio una revisione costituzionale della giustizia. Infatti, nel loro documento si può leggere: “Proponiamo di istituire con legge di revisione costituzionale un’Alta Corte competente a giudicare le impugnazioni sugli addebiti disciplinari dei magistrati e sulle nomine contestate“.

Sinistra più interessata a colpire il governo che a mantenere le promesse

Lo avevano promesso agli italiani prima del voto nel 2022 eppure nel giro di soli 3 anni, in cui il governo Meloni ha ottenuto risultati eccezionali, si sono concentrati più ad attaccarci che a dare seguito alle loro promesse. Anche loro chiedevano una riforma della giustizia. Evidentemente, però, non vogliono che la giustizia la riformi il governo Meloni.

Governo Meloni mantiene le promesse

Ma noi non siamo come loro. Noi avevamo promesso agli italiani che avremmo riportato in alto l’Italia e lo abbiamo fatto. Siamo diventati una Nazione centrale in Europa e nel mondo. Il tasso di occupazione è cresciuto arrivando ai massimi storici. I dati economici sono sempre più favorevoli. I mercati premiano il nostro Paese.

Ma non ci fermiamo qua. Avevamo promesso anche che avremmo portato delle riforme sostanziali. E la riforma della giustizia è tra queste. Approvata da Camera e Senato, adesso aspetta soltanto il parere favorevole degli italiani tramite il referendum confermativo.