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Sea Watch, esposto di Fratelli d’Italia: la Procura sequestri gli aerei delle Ong

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E’ ormai provato che oggi gli aerei delle Ong sorvolano il mediterraneo, entrano in aree italiane e libiche e comunicano le coordinate dei barconi, e quindi verosimilmente a degli scafisti, non alla guardia costiera libica, non a quella italiana, ma alle navi delle Ong che vanno a recuperare gli immigrati in Italia.

Il fatto che ci ha dato lo spunto è l’inchiesta di Fausto Biloslavo sul quotidiano Il Giornale (LEGGI QUI).

Per questo Fratelli d’Italia ha denunciato il fatto presentando un esposto oggi alla Procura di Roma: ipotizzando il reato gravissimo di concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L’iniziativa è del nostro capogruppo in commissione esteri Andrea Delmastro, insieme al quale sono stato stamani in tribunale.

Chiediamo alla Procura della Repubblica che inizi immediatamente a sequestrare gli aerei dell’invasione. Fino a quando noi non sequestriamo, questi aerei segnaleranno solo ed esclusivamente alle Ong, che danneggiano la nostra nazione.

Bisogna smantellare questo sistema criminale che aiuta l’invasione in Italia e mettere anche in galera chi questo sistema diffonde. Per questo abbiamo presentato anche un’interrogazione parlamentare.

Perché si può anche risolvere il singolo caso, ma poi rimarrà un sistema che continua a favorire l’immigrazione clandestina. Si tratta di una vera e propria associazione a delinquere e come tale secondo noi dev’essere trattata.

Il Ministro Trenta non ha detto una parola su tutta la vicenda ed è gravissimo: è impegnata a raccontare in versione moderna lo slogan “mettete dei fiori nei vostri cannoni” e quindi a evitare di comprare i fucili per fare formazione per la pace, ma gli italiani riterrebbero che un Ministro della Difesa debba prima di tutto occuparsi di questo.