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Cancellare norme Iva su Terzo Settore

Salviamo il volontariato

Fratelli d’Italia si batterà per la cancellazione della norma sull’Iva voluta dal Governo per il terzo settore. Le associazioni di volontariato rappresentano un patrimonio inestimabile.

Le realtà del terzo settore non sono enti commerciali anzi spesso hanno la forza di colmare il vuoto di assistenza socio-sanitaria da parte delle Istituzioni.

Come ha ricordato Giorgia Meloni, è paradossale che nella Giornata internazionale del volontariato, assistiamo a lodi e ringraziamenti all’impegno quotidiano di chi opera nel terzo settore. Però, ci dimentichiamo di loro con il tentativo di approvare norme illogiche e inconcepibili, come quella sull’Iva.

La norma in questione, che ora attende il voto della Camera entro il 20 dicembre, stabilisce per le Associazioni “l’esclusione” dei corrispettivi specifici dal campo di applicazione dell’IVA al regime di “esenzione” dall’iva per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci.

Quella di Fratelli d’Italia è una battaglia che va avanti da tempo in commissione affari sociali con il confronto costante che abbiamo con le associazioni del territorio.

I numeri del terzo settore
I numeri del terzo settore

L’impegno in Parlamento

Condivido le parole di Maria Teresa Bellucci, deputato, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione affari sociali e responsabile nazionale del Dipartimento Terzo Settore.

“Continueremo a batterci, come già fatto con il medesimo tentativo nell’ultima legge di bilancio dal Governo Conte, contro l’applicazione IVA agli Enti del Terzo Settore,per difendere il prezioso patrimonio di esperienze dell’associazionismo italiano”.

300 mila organizzazioni, un milione di operatori, 5 milioni di volontari che offrono risposte concrete sociali, sanitarie, educative e culturali a 30 milioni di cittadini italiani.

L’impegno delle associazioni che operano nel terzo settore rischia di essere messo a serio rischio. Lo ha spiegato chiaramente un tecnico come Claudio Barbaro, senatore di FdI e presidente di ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane.

“Ciò comporta che le associazioni e i soci dovranno fare fronte a una serie di adempimenti come l’apertura della partita IVA, anche per quella attività non configurabili come commerciali, fatturazione e registrazione delle operazioni”.

Fratelli d’Italia sarà al fianco delle associazioni. Salviamo il volontariato.