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Tramvia: cantieri, amministrazione incapace: garantire la sicurezza dei cittadini

I cantieri della tramvia sono sicuri? Quali sono i protocolli di sicurezza utilizzati per tutelare l’incolumità dei cittadini e dei lavoratori stessi? E’ quanto ho chiesto in un’interrogazione presentata oggi in Regione, alla luce dell’incidente in viale Guidoni. Al di là delle inchieste che avranno il compito di stabilire responsabilità giudiziarie, il dubbio che sui cantieri ci siano grandi anomalie è diventato ormai una certezza. 

Un episodio come quello accaduto mercoledì sera è inaccettabile e condiziona la percezione dei cittadini sulla realizzazione di un’opera che già sta pesantemente peggiorando la vita quotidiana di migliaia di fiorentini, costretti a trascorrere ore ed ore nel traffico, respirare smog, vedere le attività commerciali danneggiate. 
L’incidente avrebbe potuto trasformarsi in tragedia e oggi i cittadini sono preoccupati una volta di più, perché l’amministrazione sta ammettendo di essere incapace nel gestire situazioni del genere.
Comune e Regione hanno l’obbligo tassativo di garantire l’immediata e totale sicurezza dei cantieri.

DI SEGUITO IL TESTO DELL’INTERROGAZIONE.

Interrogazione a risposta scritta

(ai sensi dell’art.174 del regolamento interno)

OGGETTO: In merito alla trivella crollata nei cantieri dell’alta velocità di Firenze

PREMESSO CHE

Lo scorso 4 Novembre 2015 alle ore 17.00, una maxi trivella (perforatrice cingolata) di 20 metri di altezza e di oltre cento tonnellate operante nei cantieri fiorentini della nuova tramvia nel quartiere di Novoli a Firenze, si è rovesciata tra viale Guidoni e viale degli Astronauti, nell’ora di punta.

Il macchinario, che al momento del fatto era in fase di manovra, nel crollo ha sfiorato un’auto che passava, mandando in stato di shock la giovane donna alla guida, che è stata poi trasportata in ospedale per gli accertamenti del caso.

La rimozione del macchinario si è rivelata lunga e complessa e ha comportato il blocco del traffico in un punto nevralgico della circolazione urbana fiorentina. A complicare le operazioni sul luogo dell’incidente c’è stato anche il blackout provocato da un furgone che ha tamponato in pieno una centralina dell’Enel.

Nel cantiere in cui è avvenuto l’incidente opera, in appalto dalla Grandi Lavori Fincosit, la ditta Vipp.

CONSIDERATO CHE

Sul posto sono intervenuti vigili urbani, polizia e carabinieri oltre ai tecnici del Comune e Asl.

Poche sere prima il sindaco Dario Nardella era andato a fare un sopralluogo proprio nei cantieri della tramvia fiorentina e non erano emersi problemi particolari.

Il macchinario, una perforatrice cingolata sembra essersi “ribaltata” (così dichiara la Fincosit) durante in manovra o per un vuoto nel terreno o per un cedimento strutturale, i tecnici della Asl sezione sicurezza sul lavoro hanno svolto gli accertamenti sul consolidamento del terreno. La Asl manderà un rapporto in procura e i magistrati valuteranno se aprire un’inchiesta. Attualmente il cantiere è fermo per il “divieto d’uso dei macchinari” deciso dalla Asl e dalla procura fino a un nuovo sopralluogo.

La Fincosit ha dichiarato attraverso un comunicato stampa che “grazie ai sistemi e procedure di sicurezza non c’è stato nessun ferito”, che “in seguito alla caduta della trivella al lavoro su opere di rifacimento delle fondazioni stradali, gestita dalla subappaltante Vipp Lavori Speciali, in viale Guidoni a Firenze, non si sono causati danni a persone e cose grazie alle procedure e ai sistemi di sicurezza adottati su tutti i cantieri della Tramvia di Firenze”.

Solo per un fortuito caso si è evitato che l’incidesse comportasse conseguenze ben più gravi nei confronti di chi, in quel momento, si trovava a percorrere la viabilità adiacenti.

Il sottoscritto consigliere,

INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE E L’ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE

Quali sono state le cause del crollo del macchinario;
Quali sono le risultanze delle analisi dei tecnici dell’ASL, e quindi se il consolidamento del terreno sia stato fatto e, se si, se sia stato fatto in maniera corretta;
Se, alla luce dei fatti, durante il sopralluogo antecedente fosse stato possibile prevedere la situazione che ha poi comportato il crollo del macchinario;
Se, alla luce dei fatti, il cantiere possa considerarsi “sicuro” o se incidenti del genere possano riverificarsi nello stesso e negli altri cantieri;
Se possono riscontrarsi situazioni di mancanze nella gestione della sicurezza del cantiere;
Quali protocolli di sicurezza aveva messo in atto in Comune di Firenze per quanto concerne il cantiere teatro dell’incidente e per gli altri relativi ai lavori della tramvia.