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Giorno della Memoria, ricordare per non ripetere gli orrori del passato

Giorno della memoria 2023

Sono passati esattamente 78 anni dall’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Il trascorrere inesorabile del tempo lascerà il compito di trasmettere il senso e il significato di quell’orrore non più ai superstiti ma alla storia. Ecco perché il 27 gennaio, Giorno della Memoria, assume una particolare importanza e ci chiama a ricordare tutti gli orrori del passato affinché non si ripetano mai più. A non dimenticare, oggi come ogni giorno, le vittime della feroce persecuzione della Shoah.

Una solennità civile che non è solo ricordo di chi ha perso la vita a causa dell’odio antisemita, non è solo condanna dei colpevoli, ma è anche omaggio nei confronti di chi ha dedicato la vita alla testimonianza e chi la rischiò per tentare di salvare gli ebrei dalla persecuzione, come ha ricordato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questo messaggio. Giorno della memoria che quindi non deve essere solo ricordo “formale”, (qui le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa in occasione della commemorazione tenuta a Palazzo Madama) quindi ma un impegno quotidiano a comprendere la Shoah e a far sì che l’odio non trovi terreno fertile.