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La Fake news di “Riccione come Bibbiano”: la donna arrestata non c’entra nulla con Fratelli d’Italia

Nei giorni scorsi è balzato alle cronache un fatto molto brutto accaduto a Riccione: una 35enne originaria di Foggia, Clarissa Matrella, è finita agli arresti domiciliari (LEGGI QUI).

Come presidente di una associazione contro la violenza delle donne proponeva alle donne che si presentavano servizi che nulla avevano a che fare con le associazioni anti stalking, e che lei gestiva. E minacciava coloro che non accettavano. Per di più gestiva un centro di accoglienza grazie anche a soldi pubblici.

Su alcune pagine e gruppi Facebook è stato scritta una informazione che non ha alcun fondamento, e cioè che l’arrestata sia “di Fratelli d’Italia”. Clarissa Matrella, invece, non ha niente a che fare con il nostro partito.

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La signora di cui sopra, però, non ricopre alcun ruolo nel partito. E come giustamente sottolineato dal coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Rimini Federico Brandi, che ha risposto alle diffamazioni arrivate sui social network, “non è iscritta a Fratelli d’Italia, né a livello nazionale né a livello provinciale“.

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Quindi i buoni, democratici, gli impeccabili moralisti di sinistra, non solo mettono la testa sotto la sabbia quando si parla, ad esempio, di casi come Bibbiano, ma addirittura sono loro a “gettare fango” gratuito sugli altri, mentendo. Eppure sono i primi a gridare “al lupo, al lupo!” quando accusano altri di diffondere “Fake news”, spesso persino strumentalizzando il termine (perché spesso non si sono rivelate bufale).

Il fatto che questa signora abbia espresso in passato, sui suoi social network, le sue simpatie, non può in alcun modo autorizzare chicchessia ad associarla alla comunità di Fratelli d’Italia, né tantomeno alla classe dirigente.

La sinistra, per di più, si mostra ancora una volta garantista quando si tratta dei suoi “protetti”, forcaiola con tutti gli altri. Magari adesso che hanno saputo che questa signora non c’entra nulla con Fratelli d’Italia, torneranno garantisti?

Ovviamente è completamente strampalato il parallelismo che qualcuno ha fatto con il caso Bibbiano (tirato in ballo veramente a sproposito, vista la gravità e delicatezza dei fatti), dove è stato scoperchiato un sistema allucinante sui minori, e che ha visto l’arresto del sindaco del paese, Andrea Carletti.

Dispiace che ad esserci “caduti” siano stati anche alcuni media, protagonisti di improbabili parallelismi fra i due casi. Mettendo tutto nello stesso contenitore, dando al lettore una rappresentazione distorta e scorretta.

State tranquilli, noi continueremo a parlarvi anche di Riccione, oltre che non mollare sui casi come Bibbiano e Forteto, troppo spesso taciuti dai grandi media. Ognuno pensi a fare bene il proprio mestiere.