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Toscana: la sinistra toglie la casa popolare alla mamma di un disabile e la lascia al rom che si vanta di rubare

Non c’è da sorprendersi, direte voi. Vero. Però non ci rassegniamo a cambiare le cose, perché questa è una situazione veramente insopportabile.

La sinistra toscana toglie la casa popolare a una mamma single con figlio disabile. Motivo? Possiede un camper. Succede a Prato: è la notizia pubblicata oggi da La Nazione.

Per quel ragazzo di 27 anni, racconta il quotidiano nell’articolo di Maria Serena Quercioli, “il camper non è un bene di lusso, ma solo un mezzo indispensabile a trasportarlo”.

La sinistra al governo in Toscana, insomma, sembra rigorosa solo con i deboli. Mentre è debole con gli arroganti.

Vi ricordate la storia del macedone proprietario di auto di lusso che denunciai perché viveva nelle case popolari? Eccolo qui nel video in cui questo signore si vantava persino di rubare.

https://www.youtube.com/watch?v=dO3iriXCPiU

Allora il Comune di Firenze non solo non è intervenuto, ma sostenne persino di non aver trovato alcuna anomalia in seguito alle verifiche.

Eppure bastava poco per vedere i macchinoni con cui giravano questi signori (CLICCA QUI PER VEDERE LA MIA DENUNCIA), intimorendo i residenti di via Accademia del Cimento.

Un familiare di questo signore è fra gli accusati dell’omicidio di Duccio Dini, il giovane fiorentino travolto mentre era fermo ad un semaforo a causa di un inseguimento fra rom. Che guarda caso correvano in auto.

Ma non è l’unico caso. L’amministrazione Biffoni a Prato aveva già assegnato case popolari a rom finti nullatenenti, ma in realtà evasori.

Lo avevamo denunciato nel marzo 2015: il portavoce sinti del campo di Mezzana aveva la tessera del Partito democratico.