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Prato, aziende irregolari cinesi: Rossi legittima l’illegalità ed esulta

Sei aziende su sette irregolari. E Rossi addirittura esulta per il lavoro svolto dal piano straordinario regionale ‘Lavoro sicuro’: fra le aziende cinesi solo otto sono in regola su un totale di 68. Numeri pazzeschi rispetto ai quali il passo avanti ‘clamoroso’ secondo il governatore sarebbe che gli imprenditori cinesi sarebbero a parole disponibili a togliere letti e cucine dai capannoni, quando questa dovrebbe essere una regola di decenza. E’ incredibile che la situazione di illegalità sia stata recensita si sa dove sono questi imprenditori che agiscono nella totale illegalità, e non si fa niente. Non solo: effettuare questi controlli senza un intervento delle forze dell’ordine significa legittimare l’illegalità.

Per di più sono stati assunti ben 74 giovani per effettuare questa specie di censimento. Diciamo che abbiamo un’idea diversa di come creare lavoro per esempio segnalando queste aziende all’antimafia, confiscando i beni, e prevedendo il carcere duro per chi gestisce i capannoni e sfrutta le persone. Servono norme contro il riciclaggio del denaro sporco e il riconoscimento dell’associazione a delinquere. Dare spazio a queste pseudo-aziende significa dare un durissimo colpo, sia economico che morale, alle imprese che rispettano le regole, pagano le tasse e danno lavoro vero a tante famiglie. Rossi così – concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia – dà linfa a chi schiavizza i lavoratori”.