Cpr, l’ipocrisia del Pd in Toscana: prima favorevoli, adesso contrari

Tomasi: “All’idea del Cpr in Toscana io sono favorevole, anzi tutti i sindaci erano favorevoli per poi dopo cambiare idea”

Non è passato troppo tempo da quando il Partito democratico in Toscana voleva approvare la creazione di un Cpr. Nel 2022, infatti, durante un vertice sulla sicurezza nella Prefettura di Firenze l’idea era stata lanciata e tutti ne erano entusiasti. In soli 3 anni, però, si sono rimangiati la parola. Mentre prima erano una risposta all’immigrazione clandestina, adesso per loro sono “luoghi disumani”. Ma lo sapevamo, l’ipocrisia della sinistra non conosce limiti.

L’ipocrisia della sinistra

Correva l’anno 2022 e la sinistra toscana si accingeva a dare il via libera al Cpr in Toscana. Durante un vertice sulla sicurezza nella Prefettura a Firenze, insieme ai Prefetti ed ai vertici delle Forze dell’Ordine, erano presenti tutti i Sindaci delle città capoluogo ed il Governatore Eugenio Giani. Persino l’allora Sindaco di Firenze, Nardella, aveva dichiarato: “Siamo a disposizione per vedere se nell’area metropolitana vi siano strutture adeguate”.

Ma, come ormai ci hanno abituati, si sono rimangiati le loro stesse parole. Ad oggi la sinistra toscana, composta da Pd, M5S e compagni vari, lotta contro la creazione di un Centro per i rimpatri.

Per il Pd i Cpr sono “luoghi disumani”

Mentre fino a poco tempo fa Giani e Nardella parlavano della creazione del Cpr come di una risposta al reale problema degli immigrati irregolari, oggi l’assessore al Welfare, Serena Spinelli, parla di tutt’altro dicendo che “non sono la risposta ai temi dell’immigrazione: sono invece luoghi disumani che calpestano i diritti delle persone e non affrontano minimamente le cause reali dei fenomeni migratori”.

Tomasi: “Tutti i Sindaci erano favorevoli”

«All’idea del Cpr in Toscana io sono favorevole, anzi tutti i sindaci erano favorevoli per poi dopo, come sapete bene, cambiare idea. Ogni giorno dalla nostra Regione partono decine di pattuglie di polizia che devono accompagnare chi ha commesso un reato verso un Cpr fuori dalla regione, privando il nostro territorio di forze dell’ordine perché stanno fuori dei giorni.

Quindi credo che ogni Regione possa e debba fare, nel rispetto dell’umanità, nel rispetto anche di chi comunque viene fermato, la sua parte con il Cpr”, ha affermato Alessandro Tomasi, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Toscana, che ha poi ribadito: “Chi delinque non può rimanere in questo Paese. Chi viene per lavorare e integrarsi è il benvenuto, può stare, ma non è tollerabile questa delinquenza, e non è tollerabile che ci siano luoghi che sono diventati ormai delle isole non attraversabili, per esempio nelle zone delle stazioni”.