Slogan vergognoso al corteo femminista:”Meno femminicidi, più melonicidi”

Cartelli choc alla manifestazione di “Non una di meno” a Roma. Violenza verbale e minacce contro la Premier mentre sfilano a difesa delle donne: un paradosso che dimostra tutto il loro odio travestito da “femminismo”

Hanno sfilato contro la violenza sulle donne: una giornata che dovrebbe servire a riflettere, a fermarsi, a ricordare. E invece è diventata, nelle mani delle attiviste di “Non Una di Meno Roma”, l’occasione per promuovere violenza contro una donna, Giorgia Meloni. Il motivo? Quella donna non appartiene al loro recinto ideologico.

– femminicidi + melonicidi

Un cartello in cui si auspica la morte del Presidente del Consiglio, addirittura ricondiviso sul loro profilo Instagram. La scritta è inequivocabile: “Meno Femminicidi, più Melonicidi”. Già: l’invito all’eliminazione fisica di una donna, proprio da parte di chi si prepara a marciare nel nome del rispetto e della tutela femminile.

È un paradosso grottesco, quasi una confessione involontaria: la violenza è inaccettabile tranne quando la vittima non piace politicamente. E così l’odio si traveste da moderno “femminismo”.

“Ridacci la Vanoni in cambio della Meloni”

Come se non bastasse, tra bandiere della Palestina e striscioni pro Gaza è apparso un altro cartello dal contenuto indegno. “Ridacci la Vanoni in cambio della Meloni”, lo slogan vergato ed esposto senza vergogna. Altri cartelli hanno giustamente ricordato la morte della cantante, ma questo non si è limitato all’omaggio alla Vanoni, ma è degenerato in un auspicio di morte per il Presidente del Consiglio.

Minacciata ProVita e Famiglia

Durante il corteo alcune di queste presunte “femministe” hanno bruciato dei manifesti, con tanto di simbolo, in cui attaccavano l’associazione ProVita e Famiglia cantando anche cori come: “Le sedi di ProVita si chiudono col fuoco, ma con i provita dentro sennò è troppo poco”. Slogan che ricordano una stagione, quella degli anni di piombo, che ha portato dolore e lutti e che deve restare solo un triste ricordo. Parole vergognose che dimostrano il clima di violenza che questi individui continuano ad alimentare.

Ancora violenza e minacce contro Meloni

Siamo di fronte all’ennesima manifestazioni in cui viene minacciata, insultata o attaccata violentemente Giorgia Meloni. La manifestazione di “Non una di meno Roma” doveva essere contro la violenza sulle donne, ma è finita per fomentare un clima di odio e violenza proprio contro una donna, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, così come contro l’associazione ProVita e Famiglia.

Hanno esplicitamente minacciato e chiesto la morte del Presidente del Consiglio e dei membri di ProVita. È vergognoso. E questo clima d’odio continua ad essere alimentato da un costante silenzio della sinistra che continua imperterrita a non prendere le distanze (quando a non appoggiare) da chi, ormai quasi quotidianamente, minaccia ed offende il Presidente del Consiglio.