Ancora una volta la misura grillina si è dimostrata per quello che è realmente: un intervento inutile e dannoso per le casse dello Stato
Il Superbonus di Conte continua a mostrare il suo vero volto: un colabrodo costoso, inefficiente e senza controlli. Ad Avellino incassavano contributi perfino a nome dei morti. Una truffa da 1,5 miliardi di euro: questa è l’eredità del “capolavoro” grillino. Mister “gratuitamente” ha consegnato alla Nazione un meccanismo che ha arricchito furbi, prestanome e organizzazioni criminali, scaricando poi il conto sugli italiani onesti. Zero verifiche, zero responsabilità, miliardi bruciati: la più grande falla della finanza pubblica degli ultimi anni. E continuiamo a pagarne le spese.
Una truffa da 1,5 miliardi di euro
Grazie alle indagini coordinate dalla Procura di Avellino è stata scoperta una truffa legata al Superbonus per un valore totale superiore ad 1,5 miliardi di euro. I truffatori avevano originato un importo di spesa per degli interventi di circa 2,7 milioni di euro con cui hanno poi generato dei crediti fittizi, pari a 1,6 miliardi di euro, e dei crediti ceduti pari a 90 milioni di euro.
Come funzionava la truffa
La truffa avveniva grazie a dei prestanome, a cui veniva affidata l’amministrazione e la rappresentanza legale di alcune società compiacenti. Le somme di denaro illegali venivano così indirizzate sui conti. I truffatori presentavano poi la relativa documentazione all’Agenzia delle Entrate per lavori mai eseguiti o relativi ad immobili inesistenti.
L’intervento delle Forze dell’Ordine
Ma proprio la frammentazione delle comunicazioni all’Agenzia delle Entrate, insieme alle anomalie legate al cambio delle persone, l’assenza delle fatture di acquisto, l’inesistenza dei dati catastali ed il coinvolgimento di persone senza fissa dimora, detenute o con precedenti penali, hanno fatto iniziare le indagini delle Forze dell’Ordine.
Il 22 marzo 2023 è stato eseguito, infatti, un primo sequestro preventivo che è stato poi convalidato dal Gip di Avellino. E grazie alle successive indagini è stato individuato e delineato il quadro criminale che ha portato a scoprire la truffa da ben 1,5 miliardi di euro ai danni dello Stato.
Ennesimo danno del Superbonus
Questa è soltanto l’ennesima vicenda legata al Superbonus. La misura, tanto acclamata ed idolatrata da Conte e compagni, si rivela giorno dopo giorno per quello che è in realtà: un enorme buco nel bilancio dello Stato che continua ad arrecare danni. Eppure oggi Conte vorrebbe attaccare il governo Meloni sulla Manovra 2026. Noi avremmo voluto fare di più, ma il governo Meloni oggi si trova a fare i conti con misure come il Superbonus, che ancora grava enormemente sulle tasche degli italiani.



