Cerca
Close this search box.
Cerca
Close this search box.

Treni allo sfascio. Ricevo e pubblico il racconto di una qualsiasi giornata sui treni toscani

Treni allo sfascio. Ricevo e pubblico questo racconto di una qualsiasi giornata sui treni toscani.
La testimonianza di Stefano:

“Ti volevo raccontare il viaggio in treno, che ho fatto lunedì US: sono partito da Firenze Rifredi, alle 16.59. Il treno era composto da 5 carrozze, di cui 3 del tutto prive di aria condizionata e con tutti i finestrini bloccati, ergo le uniche due che erano fresche sembravano la classica scatola di sardine mentre, in quella dove ho viaggiato, la temperatura era di oltre 42 gradi.
Giunto a Signa dovevo scendere a Empoli; ho pensato di scendere tanto, dopo poco, ci sarebbe stato un altro Treno. Ho detto “magari prendo un caffè e riparto dopo poco, prendiamola con filosofia”, vista anche la settimana precedente, (con disagi, che certamente ti sono noti, veramente pesanti). Ma il treno che arrivava da Firenze alla volta di Empoli era in ritardo di oltre 30 minuti. Così mi sono dovuto sedere, almeno un’oretta buona, su una panchina di metallo che pareva una lastra per cucinare.
In compenso la Stazione di Signa era presidiata da una simpatica combriccola di teppistelli molto giovani e molto arroganti, che, a torso nudo, minacciavano tutti e si dilettavano a sputare sui viaggiatori dei Treni di passaggio, che avevano i finestrini aperti.
Ovviamente non era per nulla indicato dirgli che forse non era il caso di sputare in faccia a poveri Cristi che tornavano a casa dopo una giornata di lavoro, su dei treni di merda, onde evitare di beccarsi una scarica di cazzotti. Del resto i giovani avevano avuto la bontà di informare tutti che, essendo minori e stranieri, erano liberi di fare un po’ il cazzo che gli pareva, perdona il francesismo, ma cito testuali parole.
Naturalmente la Stazione di Signa era del tutto priva di ogni presidio e totalmente abbandonata a se stessa. Mi ha messo veramente tristezza!
Come ha fatto il nostro Paese a finire così?!”

Vuoi mandarmi anche la tua esperienza? Scrivimi!