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BACINI DI ACCUMULO: LA REGIONE NON SCARICHI GLI ONERI SU PRIVATI E AZIENDE

In sede di quarta Commissione si è tornati a discutere degli sbarramenti di ritenuta e dei relativi bacini di accumulo, per i quali è in fase di approvazione il regolamento di attuazione conseguente alla nuova legge approvata nel marzo 2016.

Risolta, sembra, la questione relativa al censimento – che sta svolgendo la Regione Toscana e che non ricade più sui proprietari – oggi come un anno e mezzo fa ho
chiesto l’impegno del governo regionale a sostenere quei privati e quelle
aziende proprietarie di bacini di accumulo che, impossibilitate a metterli a
norma o in sicurezza in base al nuovo regolamento, sono chiamate a ripristinare la situazione
originaria con pesanti spese come lo smaltimento del fango quale rifiuto
speciale. 

Considerata la pubblica utilità di questi “laghetti” sia come
contrasto alla siccità che come punti di approvvigionamento antincendio, sono
convinto che la Regione abbia il dovere di fare la sua parte stando al fianco
dei proprietari e non scaricando loro addosso situazioni per loro difficilmente
sostenibili.