Cgil: ancora scioperi, ma sempre di venerdì

Mentre Landini e compagni per l’ennesima volta incrociano le braccia (ovviamente alle porte del fine settimana) contro il governo Meloni, noi aumentiamo gli stipendi e le tutele per i lavoratori

Sono 8 gli scioperi indetti da Landini e compagni nel solo 2025, di questi ben 5 sono stati indetti di venerdì. Un caso, che però continua a ripetersi costantemente. E mentre Landini continua a portare avanti la sua personale battaglia contro il governo Meloni a colpi di weekend lunghi, noi continuiamo a lavorare seriamente portando a casa i migliori risultati per gli italiani come, tra gli ultimi in ordine di tempo, gli aumenti salariali dei contratti pubblici per enti locali e scuole.

Meloni: “In quale giorno della settimana cadrà?”

“Nuovo sciopero generale della CGIL contro il governo annunciato dal segretario generale Landini. In quale giorno della settimana cadrà, il 12 dicembre?”, così il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha commentato l’indizione dell’ennesimo scioperi di Landini contro il governo.

Ben 5 scioperi su 8 di venerdì

Sarà un caso, eppure la maggioranza degli scioperi indetti da Landini, segretario generale della Cgil, sono stati fissati proprio di venerdì. Infatti, soltanto nel 2025, su 8 scioperi indetti 5 sono stati indetti di venerdì. Il primo è stato venerdì 11 aprile, poi venerdì 20 giugno, per proseguire con venerdì 3 ottobre con uno sciopero a sostegno della flotilla.

I prossimi due, ancora una volta, sono stati indetti per venerdì 28 novembre e venerdì 12 dicembre.

Mentre il governo Meloni aumenta i salari Landini blocca l’Italia

Mentre il governo Meloni ha lavorato, e continua a lavorare, con serietà e concretezza apportando dei reali benefici per gli italiani, Landini prosegue la sua battaglia politica contro il governo. Infatti, soltanto pochi giorni fa, il governo Meloni ha firmato il rinnovo dei contratti pubblici per enti locali e personale scolastico con, annessi, aumenti medi di 150€ al mese.

E dopo gli aumenti di salari Landini cosa fa? Non firma l’aumento per il personale scolastico e indice l’ennesimo sciopero contro la Legge di Bilancio 2026. Ovviamente di venerdì.