Le comunicazioni del Presidente Meloni alla Camera in vista del Consiglio europeo: “Il futuro della Striscia può iniziare solo con la liberazione degli ostaggi e la cessazione di Hamas”
In vista del prossimo Consiglio europeo, che si terrà il 26 e 27 giugno, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, come di consueto, è intervenuta alla Camera dei Deputati per le comunicazioni. Un lungo e sentito intervento nel quale il Presidente Meloni ha esposto con chiarezza le posizioni dell’Italia, in particolare attenzionando la crisi in Medio Oriente.
Medio Oriente, priorità è la sicurezza dei nostri connazionali
“Ieri mattina, dopo gli attacchi, ho convocato una riunione d’urgenza con i vicepremier, con i Ministri competenti, con i vertici dell’intelligence, per valutare la situazione e gli scenari collegati. La nostra priorità è stata, ovviamente, la sicurezza dei nostri connazionali – civili e militari – presenti nella regione e l’esame dei possibili impatti securitari ed economici sull’Italia, a partire da quelli legati all’ambito energetico.
Sulla situazione dei nostri connazionali, un convoglio con 122 persone a bordo è partito da Israele ed ha raggiunto ieri l’Egitto, da dove chiaramente i cittadini italiani saranno riportati in Patria. Stiamo lavorando anche per ridurre in maniera ordinata la nostra presenza a Teheran, portando fuori dal Paese – via Azerbaijan – i connazionali che ne hanno fatto richiesta.
Questa mattina un nuovo convoglio, il terzo, guidato dai carabinieri, con circa 67 persone a bordo, inclusi alcuni dipendenti dell’Ambasciata, si è messo in viaggio verso Baku”. Così ha iniziato le sue comunicazioni alla Camera il Presidente Meloni.
Pericoloso che l’Iran si doti di un’arma nucleare
“Sulla crisi, la posizione del governo italiano rimane una posizione chiara. Noi consideriamo molto pericolosa l’ipotesi che l’Iran si doti dell’arma nucleare. Un Iran come potenza nucleare non rappresenterebbe solamente un pericolo vitale per Israele, ma avvierebbe una rincorsa a dotarsi di armi atomiche da parte degli altri attori dell’area, innescando un effetto domino che sarebbe molto pericoloso anche per noi.
L’Iran deve evitare ritorsioni contro gli Stati Uniti e cogliere l’opportunità, oggi, di un accordo con Washington sul proprio programma nucleare, consapevole che è possibile portare avanti un programma civile in un modo da garantire la totale assenza di fini militari. Gli Emirati Arabi Uniti in questo senso sono un modello nella regione”, ha proseguito Meloni.
3,5% del Pil in spese di difesa e 1,5% in spese di sicurezza
“Resta ferma la necessità, a livello europeo, di rendere compatibili le regole del patto di stabilità con l’incremento delle spese di difesa concordate con gli alleati. In particolare, con riferimento alle procedure di deficit eccessivo, riguardo cui è necessario conseguire una parità di trattamento ed evitare rischi di applicazioni asimmetriche.
Attualmente la proposta presentata prende atto della valutazione aggiornata che la NATO fa delle minacce e dei rischi per l’Europa, dei conseguenti piani di Difesa, della possibile riduzione del contributo in termini di forze e capacità da parte degli Stati Uniti. Questo si traduce in un impegno per tutti i membri dell’Alleanza ad arrivare al 3,5% del PIL in spese di difesa e al 1,5% in spese di sicurezza”, ha affermato il Presidente Meloni.
Nord Africa e Sahel
“Il Consiglio Europeo si occuperà anche di ciò che sta accadendo in altre due aree strategiche per la sicurezza dell’Italia e dell’Europa: il Nord Africa e il Sahel. I violenti scontri a Tripoli delle scorse settimane dimostrano che non possiamo permetterci di trascurare la Libia. Ciò che accade in Libia ha immediate ripercussioni sulla sicurezza dell’Unione europea, e l’Italia è di gran lunga la Nazione più esposta a eventuali rischi e minacce”, ha proseguito il Presidente del Consiglio Meloni.
Meloni: “Su immigrazione documento del G7 sposa la nostra linea”
“Al Consiglio Europeo faremo nuovamente il punto sull’attuazione delle politiche dell’Unione europea in ambito migratorio. Sono molto fiera del lavoro fatto su questa materia anche a livello di G7, dove non a caso è stato affidato all’Italia il compito di coordinare il tavolo tematico sull’immigrazione e la lotta globale contro il traffico di esseri umani. Un formato che dà seguito al lavoro della Presidenza italiana del G7 dello scorso anno.
Il documento finale del G7 sull’immigrazione sposa in pieno la nostra linea, ovvero la necessità di una immigrazione regolamentata, di una lotta senza quartiere alla criminalità organizzata che gestisce il traffico di esseri umani – soprattutto seguendo il principio “follow the money”, che abbiamo imparato da Giovanni Falcone e da Paolo Borsellino – e di una cooperazione tra pari con i Paesi di origine e di transito, strategia alla base degli accordi bilaterali che abbiamo siglato, nonché ovviamente del Piano Mattei per l’Africa e del Global Gateway dell’Unione europea”, ha dichiarato Meloni.
Guarda il video qua sotto per ascoltare l’intervento integrale del Presidente Meloni: