Grazie al grande lavoro portato avanti da Giorgia Meloni l’Italia ha riacquisito un ruolo da protagonista del dibattito internazionale
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato al G20 di Johannesburg, in Sudafrica. Vertice in cui i leader hanno avuto modo di discutere di molti temi. Dalla guerra in Ucraina, alle nuove sfide legate all’intelligenza artificiale fino all’immigrazione. E l’Italia, adesso, gioca un ruolo centrale in tutti i dossier.
Meloni: “Partnership paritarie, questa è la filosofia del Piano Mattei”
“L’Organizzazione Mondiale del Commercio deve essere ripensata e deve essere chiaro a tutti che le partnership sono reali solo quando sono paritarie e generano benefici per tutte le parti coinvolte. Questa è la filosofia che ha guidato l’Italia attraverso il prisma del Piano Mattei per l’Africa. È un nuovo modo di guardare al continente africano: non come a un problema, ma piuttosto come a un’opportunità; non impartendo lezioni dall’alto al basso, ma con rispetto.
Si tratta di un’iniziativa che già coinvolge 14 Nazioni africane, numero che intendiamo aumentare, e che può contare su solide sinergie con l’Unione Africana, le Nazioni Unite, le istituzioni finanziarie internazionali e l’Unione Europea con il Global Gateway”, ha affermato il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il suo discorso al G20.
Servono regole alla globalizzazione
“I risultati che sta producendo il Piano Mattei sono fatti. La cooperazione è inevitabile e abbiamo bisogno di una crescita basata su regole condivise e rapporti commerciali veramente equi. Ora, conosciamo molto bene i veri effetti della globalizzazione senza regole, che sono molto diversi da quelli che erano stati elogiati.
Ha verticalizzato e concentrato la ricchezza, ha moltiplicato la povertà, ha indebolito la democrazia e le reti di protezione sociale. E questi sono errori che non possiamo ripetere”, ha proseguito Meloni.
Quadro etico per lo sviluppo dell’IA
“Non possiamo sottovalutare il rischio di un uso malevolo dell’Intelligenza artificiale, oltre a tutte le implicazioni in termini di garanzie, diritti e privacy delle persone che questi sistemi generano. L’intelligenza artificiale è la più grande rivoluzione di quest’epoca, ma è una tecnologia che può sprigionare tutto il suo potenziale solo se il suo sviluppo si muoverà in un quadro di regole etiche che mettano al centro la persona”, così Meloni si è espressa rispetto all’intelligenza artificiale ed ai suoi sviluppi.
Meloni: “Noi abbiamo costruito la deterrenza che consente di parlare di pace”
“Ci sono anche molti punti che io considero particolarmente positivi, in tema soprattutto di garanzie di sicurezza, dove è messo nero su bianco un coinvolgimento diretto anche degli Stati Uniti in una proposta basata su modello dell’articolo 5 della Nato. Penso che si possa fare un lavoro positivo e siamo tutti impegnati per arrivare a un documento il più possibile vicino a quello che serve per avere la pace.
Noi abbiamo costruito sul campo quella deterrenza che oggi consente di parlare di pace. Lo dobbiamo rivendicare.”, ha concluso il Presidente Meloni.


