Gaza, è finita la missione Gretina in Medio Oriente

Israele, nonostante quello che racconta la sinistra in Italia, continuerà a facilitare l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, facendo ogni sforzo per garantire che gli aiuti non finiscano nelle mani di Hamas

Gli attivisti propal della Freedom Flotilla, guidati da Greta Thunberg, diretti a Gaza stanno per fare rientro nei loro Paesi di provenienza. La loro missione doveva essere quella di portare aiuti umanitari a Gaza, ma senza passare dai canali già attivi. Israele, nonostante quello che racconta la sinistra in Italia, continuerà a facilitare l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, facendo ogni sforzo però per garantire che gli aiuti non finiscano nelle mani di Hamas.

Ben 1.200 camion di aiuti umanitari

Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che la barca umanitaria Madleen, diretta a Gaza con a bordo l’attivista svedese Greta Thunberg, sta per attraccare in Israele da dove i suoi passeggeri dovranno tornare nei loro Paesi. La tanto sbandierata dote di aiuti per Gaza, presente sulla barca, era in realtà solo una piccola quantità di beni. Questi verranno comunque trasferiti a Gaza tramite i canali già attivi e che già stanno funzionando. Nelle ultime settimane sono infatti transitati ben 1.200 camion di aiuti umanitari da Israele verso Gaza. Soltanto la Gaza Humanitarian Foundation ha distribuito quasi 11 milioni di pasti direttamente ai civili di Gaza.

Altri 92 camion carichi di aiuti umanitari dell’ONU e della Comunità Internazionale, tra cui farina e beni alimentari, sono stati trasferiti a Gaza il 5 giugno attraverso il valico di Kerem Shalom. Mentre il giorno prima, 4 giugno, erano entrati nella Striscia 88 camion carichi di aiuti umanitari.

La verità manipolata da Hamas

Hamas continua a manipolare le informazioni riguardanti quanto avviene veramente all’interno di Gaza. A testimoniare la verità è stato proprio un cittadino di Gaza che, al telefono con un ufficiale del COGAT, ha dichiarato : “Chi ha sparato era terrorista di Hamas. Non vogliono che la popolazione riceva aiuti, vogliono sventare il piano in modo che gli aiuti vadano a loro, permettendo loro di rubarli. Sono completamente in bancarotta”.

La sinistra vorrebbe raccontarci un’altra storia, quella secondo cui Israele non farebbe passare aiuti umanitari. La realtà è un’altra. Israele sta facendo ogni sforzo per garantire che gli aiuti non finiscano nelle mani dei terroristi di Hamas. Questi ultimi cercano in tutti i modi di trasformare la narrazione di ciò che avviene per fomentare l’odio nei confronti di Israele e degli ebrei.

Il portavoce della protezione civile a Gaza è membro di Hamas

Molte testate giornalistiche internazionali hanno ripreso le dichiarazioni, senza verificarne l’attendibilità, di Mahmoud Zabar Tafesh Bassal, Portavoce della Protezione Civile nella Striscia di Gaza, in cui accusava Israele di crimini utilizzando dei dati falsi. La realtà si è rivelata però un’altra. Bassal, secondo i documenti di intelligence pubblicati dall’IDF, è in realtà un agente di Hamas membro del battaglione Zeitoun della brigata di Gaza City.