La legittimità a governare la danno gli italiani, non il PD

Dal palco di Fenix, festa di Gioventù Nazionale, mi sono confrontato con l’eurodeputato dem Stefano Bonaccini. L’occasione per ribadire che guidiamo l’Italia perché l’hanno voluto gli elettori

Quattro giorni di confronti politici, interviste, approfondimenti, concerti: è Fenix, la festa di Gioventù Nazionale, l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia. Un evento che non solo ha richiamato a Roma, al laghetto dell’Eur, tantissimi militanti e simpatizzanti, ma anche richiamato l’attenzione dei media. E lo ha fatto grazie a un programma ricchissimo che ha visto la presenza, come ovvio, di numerosi esponenti di FdI, ma anche confronti e interviste con rappresentanti della sinistra. Come l’ex presidente della Regione Emilia-Romagna ed attuale eruodeputato del Partito democratico Stefano Bonaccini, con cui ho condiviso il palco per un serrato ma corretto confronto. Ed è qui la differenza: i tanti ragazzi presenti in platea hanno accolto l’ospite con un applauso, senza mai contestarlo. Cosa che non succede a parti inverse, come ricorda il recente caso del ministro Zangrillo alla Festa dell’Unità a Torino.

A sinistra c’è chi non ha ancora accettato di aver perso le elezioni

Il palco di Fenix è stato la prova provata dell’approccio alla politica di Fratelli d’Italia e della sua organizzazione giovanile Gioventù Nazionale: fermezza nel difendere le proprie idee, rispetto per quelle altrui, anche quando sono lontanissime dalle nostre. E soprattutto rispetto per quelli che sono i prinicipi democratici. Da inizio legislatura c’è una parte consistente delle opposizioni di sinistra che non ha accettato l’idea di aver perso le elezioni e dal giorno dopo ha cercato e cerca di stabilire in base a una supposta superiorità morale che Meloni non ha dignità a governare con attacchi personali. Una legittimità che non ci è stata data né dal Pd né da Repubblica: ce l’ha data gli italiani.

Alzare la tensione per screditare il governo è pericoloso. La Cgil è a corto di iscritti e fa appelli alla rivolta sociale. Fare questo non porta voti alla sinistra, come dimostra il fatto che per la prima volta con Giorgia Meloni chi governa aumenta i consensi. E soprattutto fare questo tipo di opposizione non porta benefici alla nazione.

Su Gaza Pd sciacalla per tre voti

Nel corso del confronto con Stefano Bonaccini sul palco di Fenix, la festa di Gioventù Nazionale, tra i temi introdotti dal moderatore Andrea Piepoli non poteva non esserci la situazione in Medioriente. Una situazione drammatica che vede il governo nazionale impegnato nell’aiutare la popolazione di Gaza e la sinistra speculare per strappare un po’ di consenso. La segretaria del Pd Elly Schlein ha detto che bloccheranno i lavori in Parlamento fin quando Meloni non verrà a riferire.

Ecco, non è democratico bloccare il Parlamento. E tanto più non lo è facendo credere che quello che succede a Gaza è colpa del governo Meloni. Io lo reputo fuori dai limiti della decenza del rapporto politico. E poi siamo noi gli antidemocratici? Non sciacallino sopra quello che sta accadendo a Gaza per provare a prendere tre voti. Proprio perché è un massacro bisogna avere rispetto di quello che accade e non farci una campagna elettorale permanente sopra. Come del resto la sinistra sta facendo sull’iniziativa della Global Sumud Flotilla, con a bordo ragazzotti dei centri sociali e Greta Thumberg. Iniziativa politica, legittima ma strumentale e che rischia di complicare le cose.

Ilaria Salis rinunci all’immunità parlamentare

Tra le questioni toccate sul palco di Fenix anche la vicenda dell’eurodeputata della sinistra Ilaria Salis. In Ue si voterà sulla sua immunità, e credo che se una persona si fa votare per sfuggire ai procedimenti giudiziari non si può lamentare se quel parlamento la rimanda ad affrontare procedimenti giudiziari. Credo che la proprietà privata sia sacra e credo che Salis, se ha fatto le sue scelte con coraggio, dovrebbe rinunciare all’immunità parlamentare, se non ci rinuncia il parlamento deve votare.

Infine un passaggio su una delle battaglie più care alla destra: la lotta alla droga. Lo spunto, favorito dalla presenza sul palco di Fenix di uno dei più noti esponenti emiliani del Pd, è stato la decisione dell’amministrazione comunale dem di Bologna di distribuire ai consumatori di crack pipette sterili. La motivazione addotta: ridurre i danni legati alle infezioni.  Ma la riduzione del danno non è consegnare pipe per il crack. Così mandi il messaggio che drogarsi è accettabile. La verità è che se ti droghi uccidi il tuo futuro, aiuti le mafie e ti distruggi. Bisogna ribadire che tutte le droghe fanno schifo.