Pur di attaccare il governo Meloni sono a disposti a dire tutto e il contrario di tutto, a sostenere l’insostenibile: provino ad andare a vedere come i terroristi di Hamas trattano le persone omosessuali
La sinistra è in cortocircuito. Ancora una volta. Ma la ragione è semplice: pur di attaccare il governo Meloni sono a disposti a dire tutto e il contrario di tutto, a sostenere l’insostenibile e elogiare chiunque attacchi l’Occidente o il governo italiano. Al pride di Roma, i manifestanti scesi in piazza per difendere i diritti lgbt issavano bandiere pro Hamas. L’ipocrisia è, a dir poco, tangibile. Provino ad andare a vedere come i terroristi di Hamas trattano le persone omosessuali e invece, poi, come sono liberi a Tel Aviv i gay e le lesbiche.
In piazza a sostegno degli Ayatollah
Pro Pal, pro Iran e pro Ayatollah. Tutti insieme nella piazza chiamata dalla sinistra. Chi è nemico di Israele e dell’occidente diventa loro amico, non importa se questo sia uno dei peggiori regimi. Al gay pride con le bandiere pro Hamas e le femministe che diventano pro Iran, dimenticandosi di come il regime degli Ayatollah tratta le donne.
Durante il corteo i manifestanti “pacifisti” hanno steso le bandiere della Nato, dell’Unione europea e di Israele per poi darle alle fiamme. E mentre un uomo sventolava la bandiera dell’Ucraina per dimostrare il suo sostegno alla popolazione ucraina gli organizzatori del corteo gli hanno strappato la bandiera. Non la pensi esattamente come loro? Usano violenza per impedirti di esprimerti.
Il Pd diserta la piazza
Dovevano riunire tutte le forze di sinistra, associazioni e vari contro il governo, ma non sono riusciti ad essere coesi neanche tra di loro. Alla manifestazione, infatti, non hanno partecipato tutti i partiti del “campo largo”. Mentre Conte, Frattoianni e compagni attaccavano il governo Meloni, Elly Schlein si trovava in Olanda al congresso dei Verdi.
Insomma, l’ipocrisia della sinistra non conosce limiti, come sempre.