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Giorgia Meloni a Caivano: altro che passerella, arriva la legalità

Dopo la visita del Presidente Meloni a Caivano inizia la bonifica delle piazze di spaccio e arriva la legalità

Il 31 agosto scorso il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, si è recata personalmente a Caivano in seguito all’invito di padre Maurizio Patriciello per dimostrare la presenza dello Stato e ripristinare la legalità.

Lo stupro di Caivano

Al Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli, due cuginette di appena 10 e 12 anni sono state violentate da un branco composto dai 6 ai 15 ragazzini e, da quanto ricostruito dagli inquirenti, sono coinvolti anche i figli di almeno due esponenti di spicco della camorra. Le indagini dei Carabinieri non escludono che il branco abbia abusato più volte e in più mesi delle due ragazzine.

Parco Verde di Caivano piazza di spaccio

Lo stupro è accaduto nel Parco Verde di Caivano, complesso di edilizia popolare noto perché è una delle piazze di spaccio più grandi di Italia e teatro di vicende drammatiche con minori protagonisti, come la morte nel 2014 di Fortuna Loffredo, 6 anni, violentata e fatta cadere cadere da un terrazzo all’ottavo piano o del piccolo Antonio, 4 anni, misteriosamente precipitato da un balcone.

L’invito di padre Patriciello al Presidente Meloni

In seguito allo stupro delle due cuginette, padre Maurizio Patriciello, parroco nel degradato Parco Verde di Caivano e da sempre impegnato nella lotta per la tutela del territorio inquinato dalle discariche industriali inquinanti e radioattive (la cosiddetta Terra dei Fuochi) e nella battaglia contro la camorra, ha scritto al Presidente Meloni per invitarla al Parco Verde di Caivano.

Giorgia Meloni a Caivano

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha subito risposto all’invito e si è recata al Parco Verde di Caivano, assicurando la bonifica dell’area e sottolineando che per la criminalità non esistono zone franche. Ha precisato che la sua non sarà una semplice visita: il Governo offrirà sicurezza alla popolazione. Ha aggiunto che il centro sportivo in stato di abbandono, uno dei luoghi dove si sarebbero consumate le violenze del branco, deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile.

Da sinistra solo polemiche inutili

Sono sempre i soliti: anche in questo caso la sinistra e i cinque stelle hanno fatto a gara a chi bollava per primo la visita del Presidente Meloni come inutile viaggetto estemporaneo in seguito al quale non sarebbe cambiato nulla.

Blitz interforze di 400 agenti a Caivano, adesso torna la legalità

Altro che passerelle, adesso a Caivano torna la legalità. Dalle prime ore dell’alba di questa mattina a Caivano è iniziata una vasta operazione di Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza che ha impegnato, per la prima volta in contemporanea, il numero record di 400 uomini delle Forze dell’Ordine. Identificate 141 persone, controllati 110 veicoli e sequestrate 10 autovetture.

I risultati della maxi operazione a Caivano

Sono state ritrovate e sequestrate armi e munizioni, anche da guerra, comprese quelle per Kalashnikov (fucile mitragliatore in grado di sparare 600 colpi al minuto); ma, soprattutto, ordigni esplosivi, di cui uno artigianale potenzialmente micidiale. Cui si aggiungono soldi in contanti, somme importanti e ingiustificate: nelle tasche di due persone 14mila euro; altri 30mila accuratamente composti in mazzette e protetti dal cellophane nascosti in una intercapedine. Sigilli anche a un altarino della camorra.

In Italia mai più zone franche

Questo è solo l’inizio di quel lungo percorso che il Governo si è impegnato a portare avanti per ripristinare legalità e sicurezza e per far sentire forte la presenza dello Stato ai cittadini e gettare così le basi per la ricostruzione sociale e la rinascita del territorio. Contro la criminalità il Governo procederà sempre spedito e senza esitazioni affinché in Italia non ci siano più zone franche.